DIAGNOSI CON APPOSITO APPARECCHIO ENTRO TERZO MESE DI VITA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 mar. - La Giunta regionale
del Lazio ha approvato il programma per l'attivazione dello
screening uditivo neonatale. Per la prima volta nel Lazio verra'
introdotto un protocollo per tutte le unita' di neonatologia
della Regione: l'obiettivo e' verificare, in via sperimentale,
l'efficacia di una corretta diagnosi effettuata con apparecchio
per la registrazione delle otoemissioni acustiche entro il terzo
mese di vita, migliorando le performance degli attuali piani di
screening basati sul 'Boel test' effettuati dai pediatri di base.
"Tutti i punti nascita della regione- ha detto il presidente
della Regione Lazio, Renata Polverini- saranno coinvolti da
questo progetto per fare in modo che ogni nuovo nato nel Lazio
possa usufruire dello screening, riducendo cosi' gli effetti
negativi di una diagnosi tardiva che puo' diminuire l'efficacia
della terapia riabilitativa e danni anche irreparabili per il
bambino. E' importante invece identificare il maggior numero di
bambini con disturbi bilaterali permanenti dell'udito il piu'
precocemente possibile".
Il test di screening di primo livello con otoemissioni potra'
essere eseguito presso i punti nascita da personale specialistico
(otorinolaringoiatra, audiologo, pediatra) o da personale tecnico
(audiometrista) o infermieristico adeguatamente preparato
mediante un breve periodo di pratica presso un centro di
screening di riferimento. Il progetto prevede l'istituzione di un
gruppo di lavoro per la definizione di linee guida e del
protocollo per il corretto utilizzo degli apparecchi per la
rilevazione delle otoemissioni acustiche in tutti i reparti di
neonatologia, la formazione degli operatori chiamati ad
effettuare lo screening, la fornitura degli apparecchi per lo
screening uditivo neonatale ai punti nascita pubblici inseriti
nella nuova rete perinatale creata dalla giunta Polverini con il
decreto 56/2010 e la valutazione dei risultati.
(Mel/ Dire)