SCUOLA, RIGHI: PARLA RAGAZZO CON NASO ROTTO
"SIAMO STATI COLPITI CON CALCI E PUGNI, E ANCHE CON I CASCHI".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 mar. - "Prima ho sentito il
botto sulla faccia: era il casco del mio aggressore che calava
sul naso. Poi ho sentito il sangue uscire. No, non mi sono
spaventato, ma certo ci picchiavano duro. Io non capivo nulla,
sono stato travolto dalle botte". Dal suo letto d'ospedale Marco,
18 anni, lo studente del liceo Righi di Roma al quale stamattina
e' stato rotto il naso durante un'aggressione politica di fronte
a scuola, racconta alla Dire quanto accaduto. "Eravamo fuori
scuola, stavamo tenendo uno striscione poi sono arrivati dei
ragazzi del gruppo 'Contro tempo'. Non volevano che stessimo li',
ci hanno detto di toglierci. Si sono avvicinati dei docenti e ci
hanno consigliato di allontanarci".
I ragazzi del Righi stavano sensibilizzando i compagni ad
aderire allo sciopero della Fiom. Qualcuno, pero', non ha gradito
ed e' scattata la violenza. "Appena ci siamo spostati- continua
il racconto di Marco alla Dire- uno ci ha strappato lo
striscione. Poi sono partiti gli spintoni, i calci e i pugni e,
infine, mi e' arrivato il casco sulla faccia". Marco e' un
ragazzo tranquillo, partecipa alle attivita' del collettivo della
scuola, va alle manifestazioni, ma non aveva mai vissuto momenti
simili prima. "Non mi sono spaventato, ma certo erano violenti,
picchiavano duro- ripete- I docenti hanno chiamato il 118 e sono
stato ricoverato qui al Policlinico. Anche la vicepreside e un
docente sono stati aggrediti. Io saro' operato fra lunedi' e
martedi'". Poi Marco si guarda allo specchio, sorride e gli
scappa un commento: "Adesso ho un naso decisamente storto...".
(Ami/ Dire)
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