EMENDAMENTO DAL BASSO (CON 1.600 FIRME) PER CAMBIARE TESTO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 mar. - Mentre ancora si
consumano gli strascichi della battaglia a colpi di emendamenti
sull'organico degli insegnanti, c'e' un altro punto del decreto
semplificazioni che fa discutere. L'articolo 51 prevede infatti
che i test Invalsi, quelli che misurano la preparazione degli
studenti in matematica e italiano, diventino obbligatori per
tutti. Un modo per aggirare le proteste inscenate ogni anno dagli
inseganti che non vogliono aderire perche' non credono nello
strumento. Ma anche un modo per non pagare gli stessi docenti
impegnati nella somministrazione. Richiesta spesso avanzata da
sindacati e docenti e rimasta inascoltata. Test Invalsi
obbligatori, dunque. Faranno parte della "attivita' ordinaria
d'istituto".
Ma gli insegnanti e i genitori non ci stanno e hanno
presentato in queste ore un emendamento scritto dal basso con
allegate 1.600 firme raccolte attraverso un appello via Internet
per abrogare la parte del dl semplificazioni che chiede ai
parlamentari di modificare il testo del dl semplificazioni. Nella
nota tecnica delle legge vengono confermati tutti i timori degli
inseganti: La norma si propone di far si' che i test siano
effettuati "dal 100% delle istituzioni scolastiche" mentre oggi
"circa il 5% delle scuole rifiuta con vari motivi di svolgerle;
il rimanente 95% le svolge gia' oggi come attivita' ordinaria,
senza necessita' di remunerazione aggiuntiva per il personale
coinvolto". L'emendamento sostitutivo proposto da alcune scuole e
associazioni di tutta Italia prevede che i test siano effettuati
"su campione, previamente individuato con metodo statistico". E
"la somministrazione delle prove, per ciascun ciclo scolastico,
dovra' essere effettuata mediante rilevatori esterni
adeguatamente formati".
(Ami/ Dire)