(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 mar. - Secondo i dati
elaborati dall'Osservatorio Tv del Moige - Movimento Genitori
relativi alle segnalazioni giunte nel mese di gennaio 2012,
attraverso il numero verde 800.93.70.70 e il sito
www.genitori.it, e' Italia 1 la rete out del mese, quella piu'
contestata e meno gradita dai genitori per i propri figli minori.
Tre le trasmissioni di Italia 1 piu' contestate: Chiambretti
Sunday Show, Camera Cafe' ristretto e Camera Cafe'.
Precipita anche Rai4 per la serie Fisica o chimica: le vicende
di alunni e insegnanti si intrecciano in modo ambiguo con
continui rimandi al sesso, alla droga e alla trasgressione. Temi
molto delicati e importanti, come l'educazione all'affettivita',
il rispetto tra giovani e adulti, la responsabilita', le
dipendenze da alcool e droga e la diversita', vengono banalizzati
e proposti attraverso un'idea della liberta' superficiale e
volubile per cui ogni atto e' consentito, tutto e' lecito,
persino necessario. Giudizi negativi anche per L'Isola dei
Famosi, Rai2. Positiva invece The Middle, la situation comedy
americana in onda su Italia 1 che segue le vicende di una
famiglia composta da cinque persone che vivono in una piccola
cittadina dell'Indiana durante il periodo di crisi economica
globale. E' piacevole e sa coniugare bene l'humor con un
messaggio sereno e positivo sul concetto di famiglia, sa
sdrammatizzare con equilibrio le vicende, alle volte difficili,
del vivere quotidiano di ogni comune famiglia, specialmente in un
periodo di forte crisi come questo. La serie mostra che
nonostante le difficolta', la fatica e qualche insuccesso la vita
di famiglia resta sempre una divertente, interessante e
stimolante impresa. Apprezzati anche su Rai Uno Che Dio ci aiuti,
Il Generale dei Briganti e Ballando con le stelle e, su Rai Tre,
Nanuk prove di avventura.
Per questo mese focus speciale sulla 62a edizione del Festival
di Sanremo, su Rai Uno. Sorvolando sui discutibili e assai
discussi interventi di Celentano, questa edizione del Festival si
e' dimostrata assai deludente e in generale molto al di sotto del
livello di eleganza, sobrieta' e perizia che si addice ad una
manifestazione tanto importante. A cominciare dal conduttore
Gianni Morandi, che, insieme ai protagonisti della scorsa
edizione, Luca e Paolo, Bele'n ed Elisabetta Canalis, si sono
lasciati andare a comportamenti alle volte troppo disinvolti e
quasi grossolani, talvolta anche sboccati nel linguaggio. A
peggiorare la situazione I Soliti Idioti. La stessa Ivana
Mrazova, valletta ufficiale del Festival, ha mostrato di non
saper mantenere un atteggiamento all'altezza della sua splendida
bellezza. Dispiace soprattutto perche' invece le canzoni in gara
quest'anno avrebbero meritato un contesto piu' dignitoso. I testi
non trattavano solo dei soliti amori felici o infelici, ma hanno
affrontato anche interessanti temi di attualita', come la
vincitrice canzone di Emma, "Non e' l'inferno", hanno offerto
stimolanti spunti di riflessione, come "E tu lo chiami Dio" di
Finardi, o sono stati divertenti variazioni sul tema della vita
moderna, come la simpatica canzone di Bersani, "Un pallone".
Anche i cantanti, oltre alla loro bravura, hanno saputo
dimostrare un dignitoso contegno sul palco, come Noemi e Chiara
Civello, garbate, evitando eccessi e inutili provocazioni. Per
cio' che concerne gli spot, molto apprezzato quello di Corepla
"La plastica, troppo preziosa per diventare un rifiuto", perche'
lancia un messaggio diretto a sensibilizzare i cittadini verso la
raccolta differenziata degli imballaggi in plastica che, se
correttamente gestiti, sono una grande risorsa e possono vivere
una vita tutta nuova. Poco gradito, invece, lo spot di Antony
Morato: colpisce in modo assai negativo l'abbassamento completo
della dimensione della corporeita' a quello della materialita'
dei capi di vestiario, enfatizzato anche dall'atto di spiare ed
essere spiati che annulla ogni dimensione relazionale
caratterista propria della dignita' dell'essere umano. In materia
di sicurezza stradale, bene A ruota libera, su Rai Scuola,
programma in cui l'educazione stradale e' intesa come l'insieme
dei valori, norme, atteggiamenti, stili di vita e orientamenti
comportamentali che ispirano scelte corrette e responsabili sulla
strada e che si propone di infondere nei giovani sin dalla
primissima eta' il desiderio e l'orgoglio di diventare futuri
cittadini consapevoli e assennati, contrastando cosi' la facile
attrazione suscitata dalla trasgressione. Giudizi positivi anche
per Il Restauratore, su Rai Uno. Male, invece, la fiction di Rai
Uno A fari spenti nella notte il cui contributo in tema di
sicurezza stradale colpisce in modo decisamente negativo. Tanti
cattivi esempi peraltro non sono in alcun modo recuperati da
qualche messaggio positivo rispetto alla necessita' di rispettare
le regole del codice della strada.
(Gas/ Dire)