(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 mar. - Un'esperienza
"indimenticabile. Non e' da tutti i giorni entrare in Senato,
presentare una proposta di legge e seguire la discussione
successiva non e' cosa da tutti i giorni...". Ernesto Brun e' il
professore di Diritto della terza B dell'istituto tecnico per il
turismo Gritti di Mestre che in queste ore a Roma ha presentato,
a Palazzo Madama, una proposta di legge su internet e la tutela
dei minori. "Ho due figli- racconta all'agenzia Dire il professor
Brun- L'anno scorso ho scoperto mio figlio, 13 anni, intento a
creare un profilo su Facebook per l'altra mia figlia, che di anni
ne ha 9. Ho quindi voluto parlare con lui di cosa significasse
avere un profilo su un social network, dei rischi: vedendo il suo
ho visto che tra gli 'amici' ne aveva uno di 27 anni. Uno di
questa eta' cosa potrebbe volere da un bambino di 13 anni? Cosi'
e' nata l'idea". La classe del Gritti ha superato una decina di
istituti nel progetto nazionale promosso dalla Camera dei
deputati, dal Senato della Repubblica e dal ministero della
Pubblica Istruzione. L'istituto non e' nuovo a queste esperienze:
e' la terza volta che il Gritti vince il concorso, le altre nel
2007 e nel 2009, quando ha sbaragliato una cinquantina di scuole
del Veneto. I giovani chiedono aiuto a tutti: famiglie, scuola,
Stato. Gli allievi della terza B propongono anche pene: il comma
2 dell'articolo 4 recita: "E' fatto divieto di fotografare un
minore intento in atti sessuali o comunque svestito che comporti
la diffusione di materiale pedopornografico che prevede una pena
detentiva dai 6 ai 12 anni".
Sono stati due giorni "in cui i ragazzi hanno visto e imparato
molto- continua Brun, al terzo successo in questa iniziativa- La
soddisfazione piu' grande l'abbiamo ricevuta dai senatori, ci
hanno accolto benissimo e hanno dimostrato grande interesse verso
il nostro lavoro presentandosi in molti". Il primo giorno la
scolaresca in arrivo dal Veneto, 25 studenti piu' due insegnanti,
e' stata accolta a Palazzo Madama dove c'e' stato un incontro con
gli stenografici del Senato che hanno spiegato esattamente come
funzionava la presentazione di una proposta.
(Gas/ Dire)