RIGNANO, SEI ANNI DI INDAGINI E UDIENZE, POI LA SENTENZA: TUTTI ASSOLTI
TUTTO COMINCIO' IL 9 LUGLIO DEL 2006.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 29 mag. - Dopo sei anni e' arrivata la sentenza del Tribunale di Tivoli sui presunti abusi avvenuti su 21 bambini dell'asilo Olga Rovere di Rignano Flaminio, paesino alle porte di Roma. Tutti assolti con formula piena, "perche' il fatto non sussiste". Ecco quanto accaduto in questi anni. Il 9 luglio 2006 tre famiglie sporgono denuncia ai Carabinieri di Bracciano contro tre maestre per presunte violenze sessuali ai danni dei loro figli di 3 e 4 anni. Il 13 ottobre vengono interrogate due insegnanti e una bidella. Tre giorni dopo, altre 5 denunce vengono sporte da altrettante famiglie con le medesime accuse.
Il 12 gennaio 2007 sei persone vengono iscritte nel registro degli indagati. Il 24 aprile Silvana Magalotti, Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci, Cristina Lunerti, Gianfranco Scancarello, Weramuni Kelun De Silva vengono arrestati con le accuse di reati di associazione per delinquere, maltrattamento di minori, atti osceni, sottrazione di persone incapaci, sequestro di persona, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale aggravata, violenza sessuale di gruppo, atti contrari alla pubblica decenza.
Il 10 maggio 2007 il Tribunale del Riesame rimette tutti in liberta', senza alcun obbligo. Il 22 luglio 2008, con l'audizione di due bambine si conclude l'incidente probatorio disposto nel maggio del 2007. Il 6 gennaio 2009 viene chiusa l'inchiesta. Il 28 luglio, il pm Marco Mansi chiede il rinvio a giudizio delle maestre Silvana Magalotti, Patrizia Del Meglio e Marisa Pucci, del marito della Del Meglio, Gianfranco Scancarello, e della bidella Cristina Lunerti a conclusione dell'inchiesta. Il 12 febbraio gli indagati sono rinviati a giudizio.
Durante la fase dibattimentale, vengono ascoltati i genitori: una madre riferisce che sua figlia le avrebbe indicato la casa di due degli imputati come luogo nel quale faceva "giochi brutti". Dopo uno stop dovuto al trasferimento di uno dei giudici del collegio, bloccato prima dal Csm e poi dal Tar del Lazio, il processo riparte. Il 2 aprile scorso la richiesta del pm: dodici anni per ogni imputato. Ieri la sentenza. Tutti assolti.
(Wel/ Dire)
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