(DIRE - Notiziario minori) Roma, 25 mag. - Un bambino in piu' per ogni sezione di materna "dove si puo'", e quattro nuove sezioni per cui il Comune di Bologna sta chiudendo l'accordo con l'Ufficio scolastico provinciale. Cosi' Palazzo D'Accursio conta di dimezzare la lista d'attesa da oltre 450 bambini di qui alla riapertura di settembre. Questa la soluzione presentata dall'amministrazione ai sindacati, coi quali e' stato appena siglato l'accordo sui servizi educativi. A spiegare le misure e' il segretario della Funzione pubblica Cgil, Michele Vannini, che incassa anche la frenata del Comune sull'ipotesi di Fondazione per la futura gestione dei servizi (dal 2013-2014). "Il punto piu' interessante e' che si afferma che verra' fatta una discussione sul futuro contenitore partendo da zero".
Di piu': Sandra Soster, segretaria Flc-Cgil, sottolinea come nell'accordo si garantisca "l'altro profilo pubblico" del servizio, una formula che almeno negli auspici della Camera del lavoro sembra accantonare il mix pubblico-privato della fondazione cosi' come era stata ipotizzata dalla giunta. Ma la soddisfazione del sindacato e' anche per aver evitato l'appalto alle coop di alcuni servizi fin da settembre. L'amministrazione invece riassumera' regolarmente la educatrici della scuola dell'infanzia con contratto a tempo indeterminato e fara' assumere le educatrici dei nidi e i collaboratori scolastici dall'Asp Irides, con la garanzia di contratti Enti locali. In questo modo l'amministrazione conta di assicurare la continuita' del servizio bypassando i vincoli sulle assunzioni. In pratica, almeno per l'anno 'ponte' 2012-2013, niente cambiera' per i lavoratori coinvolti. "Abbiamo smontato l'ipotesi dell'appalto e costruito una soluzione occupazionale per 500 persone", gongola Vannini.
(Wel/ Dire)