"OCCHIO PERCHE' UNA CANNA NON E' LO SBALLO DI UNA SERA".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 25 mag. - Dalle 'canne' alle pasticche di ecstasy, dalle tasse alla lotta alla mafia. E' stata una lezione molto speciale quella tenuta ieri a circa 150 studenti del liceo Laura Bassi di Bologna: in cattedra gli uomini della Guardia di finanza. Una mattinata 'antidroga' (ma anche 'pro-legalita''), conclusasi con una dimostrazione pratica di come lavorano i cani anti-droga delle Fiamme gialle, cosa che ha incuriosito tantissimo gli alunni di terza e quarta superiore.
L'incontro, organizzato dal Comando provinciale d'intesa con l'Ufficio scolastico provinciale, e' uno dei tanti fatti e di quelli che si faranno alle superiori di citta' e provincia. A guidare la 'chiacchierata' con i ragazzi di 17-18 anni c'era Davide Colella, comandante della Compagnia della Gdf di Imola.
"Non e' un'interrogazione e non ci sono voti, mi piacerebbe che facessimo una chiacchierata", ha esordito. Per poi cominciare a parlare ai ragazzi soprattutto di droga, perche' "penso sia un tema piu' vicino a voi di una frode fiscale all'Unione europea".
Ai ragazzi che ascoltavano interessati, Colella ha parlato in modo semplice e diretto, facendoli subito sorridere quando ha esordito dicendo: "Da una recente ricerca e' emerso che nelle scuole l'80% ha provato almeno una volta una sostanza, professori compresi". Cocaina e caffeina, oppiacei, eroina e metadone, pasticche e altri allucinogeni. Colella ne ha illustrato le modalita' di assunzione e gli effetti. "Non pensiate che una 'canna' sia lo sballo di una sera, perche' per smaltirne gli effetti ci vuole una settimana intera per chi non e' assiduo consumatore". E un'altra 'dritta': "In una pasticca di ecstasy non potete mai sapere cosa ci sia dentro, ci sono persone che le producono nella vasca da bagno di casa propria".
Gli effetti delle droghe, ha spiegato Colella agli studenti, "sono indelebili perche' vanno a incidere sulla crescita del cervello, e sono tanto piu' dannosi quanto piu' vengono assunte in giovane eta'". Tra l'altro, alcune droghe come la marijuana o l'hashish, "sono amotivazionali, ovvero tolgono gli stimoli e spengono le emozioni". La lezione di Colella aveva tutto fuorche' un tono didattico: "Non sono qui a dirvi cosa e' giusto e cosa e' sbagliato, voglio solo spiegarvi alcuni aspetti", ha detto piu' volte agli studenti, aggiungendo: "Non dico queste cose per spaventarvi, ma per mettervi al corrente di quello che potreste incontrare". Il comandante non si e' poi sottratto al confronto e alle domande - numerose - che sono arrivate dai ragazzi. "Se la droga venisse legalizzata, la mafia perderebbe un sacco di soldi", hanno obiettato un paio di alunni. "Non e' proprio cosi'. Subirebbe un duro colpo- ha risposto Colella- ma anche nei Paesi in cui e' legalizzata, come in Olanda, lo e' a certe condizioni, non c'e' mai un mercato completamente libero. Rimarra' sempre una grande fetta di mercato nero e la mafia ci guardagnerebbe comunque".
Altri hanno chiesto lumi sulla cannabis: "In molti luoghi viene usato come medicinale, com'e' possibile che abbia questi effetti?", ha chiesto qualcuno. Altri hanno spiegato di sapere per certo che serviva a curare la sclerosi multipla. "E' vero che la cannabis viene usata come medicina, tant'e' che ci sono piantagioni autorizzate- ha risposto Colella- ma gli effetti sono sempre gli stessi. Quando viene usata come medicina si accetta il rischio, perche' e' piu' importante la cura. Anche i farmaci infatti sono droghe, ma c'e' un medico a dosarli. Il nodo sta tutto nel capire perche' si fa uso di sostanze: per alterare uno stato di salute sana o per correggere un corpo malato".
Alcuni ragazzi hanno obiettato che "la nicotina fa piu' morti" della droga, qualcuno ha espresso dubbi sul fatto che l'alcol sia legalizzato. "Sono entrambe droghe, ma visti gli effetti minori nel breve termine sono state legalizzate". Alcuni ragazzi hanno chiesto come mai non ci siano dei finanzieri a controllare che l'alcol, nelle discoteche, non venga venduto ai minori. "Noi ci impegnamo a fare controlli, ma bisogna partire a monte dal rispetto delle regole e dalla coscienza dei cittadini. Non possiamo immaginare uno stato in cui dietro a ogni cittadino ci sia dietro un finanziere a controllare", ha affermato il comandante Gdf.
All'incontro con gli studenti hanno partecipato anche tre finanzieri del gruppo sportivo delle Fiamme gialle: gli sciatori Cristian Zorzi e Daniela Merighetti e il marciatore Ivano Brugnelti, che insieme a Colella sono stati tre speciali 'maestri' ed esempi. Dopo la 'lezione' teorica, in cortile, gli studenti hanno assistito ad una prova pratica dell'attivita' delle unita' cinofile. C'erano tre cani antidroga: i pastori tedeschi Pasa e Abla e il labrador Zebon. L'iniziativa di oggi, ricorda una nota della Gdf, "e' finalizzata ad affrontare insieme ai ragazzi i temi della legalita' e ad illustrare i pericoli della droga". Rientra in un progetto condotto dal corpo della Gdf in tutta Italia con il sostegno del ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della ricerca e con il patrocinio del Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri.
(Wel/ Dire)