A RISCHIO IL MIELE ARTIGIANALE E LE CONSERVE DI FRUTTA FATTE IN CASA.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 25 mag. - La stagione estiva puo' riservare spiacevoli sorprese, legate soprattutto alle alte temperature e alle diverse abitudini alimentari. E' proprio in questo periodo infatti, come sottolinea la Societa' Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip) che si registra un aumento delle infezioni alimentari, soprattutto nei bambini.
Negli alimenti che consumiamo abitualmente, a volte sono presenti agenti 'patogeni' - virus, batteri, parassiti che, a contatto con l'organismo umano, possono risultare dannosi per la salute. In particolare, le cosiddette infezioni alimentari (tossinfezioni o intossicazioni, in base a come si svolge l'azione nociva del microrganismo) si verificano se questi agenti patogeni riescono a superare le barriere difensive dell'uomo. Da questo punto di vista i bambini sono i soggetti maggiormente a rischio, poiche' il loro organismo e' ancora immaturo dal punto di vista delle difese immunitarie. Le malattie provocate dagli alimenti sono numerose ma, per fortuna, nella maggior parte dei casi si risolvono senza gravi complicazioni.
L'intossicazione piu' pericolosa e' rappresentata dal botulismo, che si manifesta con difficolta' della vista e della parola, secchezza della bocca e debolezza muscolare. Se non si interviene in tempi rapidi ed in maniera adeguata, sopravvengono paralisi progressiva dei muscoli, difficolta' respiratoria e, nei casi estremi, la morte. Responsabile dell'infezione e' il botulino, che puo' essere presente in cibi inscatolati o conservati, soprattutto in quelli di produzione domestica. Le conserve preparate in casa, come la verdura sott'olio, sono uno dei prodotti in cui piu' facilmente si puo' rischiare la presenza della tossina botulinica; richiedono quindi particolare attenzione i prodotti che piu' facilmente vengono consumati dai bambini, come il miele artigianale e le conserve di frutta fatte in casa.
Una delle intossicazioni piu' diffuse e' quella da stafilococco, dovuta fondamentalmente a un'inadeguata preparazione o conservazione dei prodotti. In questi casi il piu' delle volte, l'andamento e' fortunatamente benigno, con sintomatologia tipica che inizia dopo una breve incubazione di qualche ora e risoluzione in 24-48 ore. La diarrea e' il sintomo principale dell'infezione stafilococcica e quando e' frequente ed abbondante puo' comportare una notevole perdita di liquidi ed elettroliti, che vanno adeguatamente reintegrati per evitare squilibri pericolosi, soprattutto nei bambini. Non e' necessario arrestare farmacologicamente gli episodi, dato che l'eliminazione di abbondanti liquidi costituisce, di fatto, una difesa dell'organismo, che tenta in questo modo di eliminare l'agente infettante. Anche d'estate, il Rotavirus rappresenta la principale causa di gastroenterite in eta' pediatrica. I sintomi della gastroenterite da Rotavirus si presentano dopo 5-6 giorni dal contagio e sono molto chiari: diarrea, dolori addominali e vomito per un periodo tra 3 e 7 giorni. Non esiste un trattamento specifico, i sintomi scompaiono spontaneamente in pochi giorni e, certamente, non devono essere utilizzati gli antibiotici, dal momento che si tratta di una malattia di origine virale. La cosa piu' importante e' idratare il bambino, perche' le scariche di diarrea e il vomito fanno perdere all'organismo elevate quantita' di liquido.
Come avviene la contaminazione degli alimenti? Gli alimenti possono gia' essere contaminati all'origine. E' il caso di carni provenienti da animali malati o vegetali irrigati con acque infette; possono poi essere contagiati durante la preparazione dei cibi a causa di manipolazione con le mani sporche; uso di acqua non potabile; contatto dell'alimento con superfici di lavoro, utensili, contenitori non puliti; esposizione dell'alimento, dopo la preparazione, a insetti, roditori o altri animali.
"Spesso la presenza di microrganismi pericolosi non e' evidente- avverte la professoressa Susanna Esposito, presidente della Societa' Italiana di Infettivologia Pediatrica- Gli alimenti contaminati, infatti, possono mantenere le loro solite caratteristiche di colore, odore e sapore. Consumare un alimento solo perche' ha un bell'aspetto- aggiunge- non e' una garanzia di cibo sano e non e' sufficiente ad evitare rischio di infezioni per quanti lo ingeriscono. Adottare una serie di comportamenti corretti, nella vita di tutti i giorni, serve a ridurre il rischio di contrarre numerose malattie".
Ecco alcune raccomandazioni valide, in generale, per prevenire le malattie provocate dagli alimenti: - curare particolarmente l'igiene delle mani per la manipolazione degli alimenti; - cuocere bene i cibi in modo che tutte le parti, anche le piu' interne, raggiungano una temperatura di almeno 70°C; - consumare gli alimenti immediatamente dopo la cottura, specialmente al ristorante; - conservare in frigorifero gli alimenti cotti in casa, qualora non vengano consumati subito; se il cibo deve essere conservato per lungo tempo e' preferibile surgelarlo; - riscaldare rapidamente e ad alta temperatura i cibi precedentemente cotti prima del consumo; - scegliere prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l'innocuita' (ad esempio il latte pastorizzato o trattato ad alte temperature); - utilizzare solo acqua potabile e, specialmente in viaggio, consumare sempre acqua di bottiglia chiusa ermeticamente.
(Wel/ Dire)