MINISTRO RICCARDI: "SENSO DI RESPONSABILITA' VERSO LA VITA".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 22 mag. - "Occorre moltiplicare le reti, perche' una delle grandi malattie del nostro Paese e' l'isolamento che porta alla disperazione e alla mancanza di opportunita'". Cosi' il ministro della Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, a margine della presentazione del progetto Campogiovani 2012, una iniziativa promossa dal dipartimento della Gioventu' in collaborazione con i Vigili del Fuoco, la Marina Militare, le Capitanerie di Porto e la Croce rossa italiana e destinata a ragazzi e ragazze residenti in Italia di eta' compresa tra i 14 ed i 22 anni, degli istituti scolastici superiori o iscritti all'universita'. "Siamo convinti, come dipartimento della Gioventu' e come ministero, che non si tratti di una esperienza piccola- ha spiegato Riccardi- ma di una esperienza di grande valore. Corsi e campi estivi assolutamente gratuiti che hanno una durata minima di una settimana.
Un'esperienza significativa perche' valorizza un modello di gratuita' che conduce ad un senso di responsabilita' verso la vita".
Le iscrizioni per poter partecipare ai 262 campi previsti dalla quarta edizione di Campogiovani sono ancora aperte: i posti a disposizione sono oltre 3mila per attivita' dai costi minimi, assicura Riccardi. "I costi sostenuti dal dipartimento non arrivano a 400 euro pro capite- ha aggiunto il ministro- e non arrivano a 2 milioni e mezzo complessivamente". Sono 34 i campi organizzati dai Vigili del Fuoco per la diffusione della cultura della sicurezza, sia in tema di incendi che di primo soccorso e emergenze. La Guardia Costiera, invece, organizzera' 182 corsi con l'obiettivo di avvicinare i giovani al mare, alla navigazione sicura, ma anche alla protezione dell'ambiente marino. Quaranta i corsi della Croce rossa per avvicinare i giovani al tema della salute, della pace e del servizio, mentre i sei campi della Marina Militare avvicineranno i giovani alla disciplina della vera e del rispetto della natura. Negli scorsi anni ha coinvolto circa 6mila ragazzi. Numeri importanti per rispondere ad una crisi che va oltre l'ambito economico, ha spiegato Riccardi.
"Bisogna ricominciare a ricostruire il tessuto sociale a partire dai giovani e dalla famiglia. I nostri giovani sono troppo soli, non hanno a disposizione reti amicali, sociali, come le avevano nel passato. Reti di sostegno, ma anche reti attraverso cui giungano opportunita'". E l'impegno delle realta' coinvolte nel progetto Campogiovani, ha spiegato Riccardi, va proprio in questa direzione: "Sono istituzioni in movimento per creare rete, non chiuse in un mondo di vecchi, avulse dalle istanze del mondo giovanile". Durante l'incontro, Riccardi ha anche ricordato l'importanza del Servizio Civile. "Siamo in un momento difficile, per quel che riguarda il Servizio civile - ha spiegato il ministro -. Sto premendo per un rifinanziamento e spero di avere presto buone notizie".
(Wel/ Dire)