(DIRE - Notiziario minori) Roma, 18 mag. - "Tutti i figli hanno lo stesso status giuridico. E questa e' una svolta culturale nei diritti delle persone di minore eta'. Il loro status giuridico non dipende dalla relazione tra i genitori ma deriva dall'essere figli". Lo afferma la senatrice del Pd Anna Serafini dichiarando il voto favorevole del suo gruppo al Ddl sui figli naturali.
Anna Serafini si sofferma quindi sulla "questione del tribunale della persona e delle relazioni familiari. E' veramente una grande scelta quella del Senato: indicare con nettezza la volonta' di procedere in tempi rapidi all'approvazione di una nuova legge che riunifichi le competenze dei tribunali minorili e di quelli ordinari".
Il sistema "giuridico" italiano delle relazioni familiari "non risponde piu' alla domanda di giustizia che una societa' complessa e profondamente modificata dai tempi della 'grande riforma' richiede: la giurisdizione che riguarda le persone, in particolare quelle di eta' minore, e le loro relazioni familiari soffre di inadeguatezza sia sul piano ordinamentale, sia sul piano processuale". Inoltre, continua, "difetta quasi totalmente la disciplina di modalita' alternative di definizione delle controversie, dalla mediazione familiare alla mediazione penale. E? quindi necessaria una riorganizzazione complessiva che ponga la persona, soprattutto se soggetto vulnerabile e se minore di eta', al centro del sistema delle relazioni familiari, su tutti i piani. Tale preminenza- continua Serafini- puo' essere definita, sulla scorta della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell?Uomo, come la necessita' per il giudice di assicurarle le migliori condizioni di sviluppo psico-fisico. Il sistema giudiziario deve attuare con priorita' assoluta tale tutela, che deve anche eventualmente prevalere su quella di diritti di altri soggetti. Sempre piu' si va affermando in Italia, in Europa la cultura della mediazione in riferimento alle relazioni familiari. E anche per questo e' ormai necessaria nel nostro Paese una legge sulla mediazione come ci viene richiesto da molte Convenzioni", conclude Serafini.
(WEl/ Dire)