(DIRE - Notiziario minori) Roma, 11 mag. - La mobilitazione e le azioni di protesta degli insegnanti precari sono "atti inevitabili", dovuti all'"inconcludenza del governo". E presto si estenderanno ad altri settori della Pubblica amministrazione.
Dopo due anni di confronto, infatti, l'esecutivo continua a tentennare, "facendo continuamente dei passi indietro", specie quando sembra di essere vicini all'accordo sulla stabilizzazione. Un atteggiamento che ha portato gli insegnanti alla "esasperazione" e a minacciare il boicottaggio degli scrutini. Intanto la Confederazione sammarinese del lavoro chiede, in una nota, di "tenere separati l'accordo sul precariato dal rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici". E ricorda che "il costo della stabilizzazione dei precari Pa e' molto relativo" e che le risorse ci sono, anche grazie al taglio negli ultimi due anni delle indennita' nel settore pubblico del 10%. Il sindacato respinge infine le affermazioni del segretario di Stato per gli Affari interni, Valeria Ciavatta, sulla retromarcia rispetto agli impegni presi con il capo del personale della Pa. La stessa Ciavatta pero' assicura, in una nota, che non c'e' nessun stallo nella trattativa sul precariato e che presto arrivera' la stabilizzazione. Nel prossimo incontro con i sindacati c'e' la volonta', infatti, di "definire una volta per tutte le questioni aperte e giungere finalmente a una conclusione della trattativa che coinvolge anche il rinnovo contrattuale". L'esecutivo ha proposto "soluzioni ed ipotesi diverse ed alternative", dunque "e' giunto il momento che tutti i partecipanti al tavolo esprimano un leale e fattivo slancio in avanti, e abbandonino atteggiamenti da retroguardia".
(Wel/ Dire)