(DIRE - Notiziario minori) Roma, 11 mag. - "I giovani non vogliono essere ingannati con le parole, cosa che troppo spesso noi abbiamo fatto. C'e' bisogno di concretezza, di atti, di prospettive per il loro futuro". E' l'incipit del discorso del ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione Andrea Riccardi, nel corso del convegno 'Vulnerabilita' giovanile e futuro - La Regione Lazio incontra l'Europa'.
Le parole del ministro di fatto sintetizzano il tema della due giorni che riunira' a Roma esperti provenienti da 23 Paesi per confrontarsi sulla situazione dei giovani in Europa e sulla definizione di politiche che ne tutelino le fasce vulnerabili.
Presenti al convegno, oltre al ministro, l'assessore alle politiche sociali della regione Lazio Aldo Forte, il presidente dello European social network Lars Goran Larson e Melita Cavallo, presidente del tribunale per i minori di Roma.
"Sono infastidito- sottolinea Riccardi- quando sento persone della mia generazione criticare i ragazzi. Non dobbiamo fargli la 'lezioncina', ma aiutarli. Colpirli e non farli crescere, non accettarne le vulnerabilita', vuol dire uccidere il nostro futuro".
Futuro di cui deve farsi carico l'Unione europea, che nelle parole di Forte "non deve essere pensata solo in termini finanziari, di spread, di mercati, ma anche come un'unione culturale e sociale. Bisogna rileggere i problemi in maniera netta e collettiva". Larsen conclude sottolineando come il primo pilastro di questa rilettura collettiva europea passa "dal rispetto dei patti intrapresi dagli stati membri. La riduzione al 10% del tasso di abbandono scolastico (attualmente al 14,4%) entro il 2020 e' un obiettivo strategico fondamentale".
(Fli/ Dire)