(DIRE - Notiziario minori) Roma, 11 mag. - Parte oggi la seconda Conferenza internazionale di Pediatria, dove i maggiori medici europei si ritrovano per fare il punto sul programma di monitoraggio internazionale avviato da Strategic Pediatric Alliance ad un anno dal suo lancio a Tel Aviv e sostenuto da 'A New Pediatrics. Now'. Oggi saranno presentati i dati raccolti, coinvolgendo le piu' qualificate forze della pediatria internazionale, da cui emerge una grande certezza: la "profonda convinzione" che la centralita' delle cure primarie di qualita' dalla nascita sino all'adolescenza sia "l'unico serio approccio metodologico, clinico e sociale con cui sostenere e far crescere i futuri cittadini del pianeta".
"Intendiamo identificare- spiega Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana dei medici pediatri- i migliori modelli di assistenza primaria nelle cure pediatriche incrociandoli con valutazioni di sostenibilita' economica, per offrire responsabilmente un contributo universale in termini di 'rinnovati modelli di assistenza' ed evitando gli sprechi".
Tra i principali problemi rilevati dal Questionario si segnala come in un terzo dei Paesi che hanno risposto si stia discutendo di un trasferimento delle cure dei bambini dal pediatra al medico di medicina generale, che in talune Nazioni non necessita della specializzazione in medicina interna ma che "non garantisce un'adeguata preparazione e sposterebbe indietro di diversi decenni l'orologio culturale medico del tempo".
Il questionario rileva infine che in quasi la meta' dei Paesi il numero dei pediatri e' in costante diminuzione e che le patologie pediatriche si sono modificate: "come l'aumento di bambini con malattie croniche- conclude Mele- che i pediatri sono convinti di sapere affrontare mentre il medico di medicina generale non e' sicuramente stato formato ne' si aggiorna su questi aspetti".
(Ekp/ Dire)