(DIRE - Notiziario minori) Roma, 8 mag. - "Vulnerabilita' giovanile e futuro. La Regione Lazio incontra l'Europa". Giovedi' e venerdi' a Roma si riuniranno esperti nazionali e internazionali provenienti da 23 diversi paesi europei per discutere e confrontarsi sulla situazione dei giovani in Europa e sulla definizione di politiche e pratiche a vantaggio dei giovani piu' vulnerabili della societa'. Due le sessioni tematiche del seminario organizzato dall'Assessorato Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio e dallo European social network (Esn): i minori che abbandonano prematuramente la scuola e i giovani che escono dalla presa in carico dei servizi sociali.
Il seminario avra' inizio giovedi' alle 10, con un incontro pubblico presso la sala auditorium del Palazzo delle Esposizioni di Roma (via Milano 9/a) con gli interventi del Ministro alla Cooperazione internazionale e all'Integrazione, Andrea Riccardi, dell'assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, e del presidente dell'Esn, Lars Goran Jansson. L'incontro prevede anche gli interventi della presidente del Tribunale dei minori di Roma, Melita Cavallo, e del sociologo dell'Universita' Pontificia salesiana Giancarlo Cursi, e la testimonianza di un ragazzo del Borgo Ragazzi don Bosco di Roma.
L'Esn e' il network europeo di istituzioni, associazioni, operatori ed esperti di primaria importanza che si occupano della pianificazione e dell'offerta dei servizi sociali pubblici locali a livello europeo. L'Esn collabora con la Commissione europea in progetti di ricerca sulle politiche sociali dei paesi membri dell'Unione. Dal 2011, l'assessorato Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio e' membro ufficiale del Board dell'Esn.
"La crisi sta colpendo le famiglie e i giovani, che oggi sono tra i nuovi poveri- dichiara l'assessore regionale Aldo Forte- Abbiamo voluto riunire i maggiori esperti di politiche giovanili a livello europeo per confrontarci e condividere le buone prassi. Purtroppo, studi di carattere internazionale hanno messo in luce risultati insoddisfacenti. I giovani fragili, rispetto ai minori che non hanno mai beneficiato dei servizi sociali, presentano un grado d'istruzione inferiore, un tasso di disoccupazione maggiore e sono piu' esposti all'esclusione, a comportamenti antisociali e a problemi di salute mentale. In questo ambito, quindi, e' vitale superare la logica puramente assistenzialista e mettere in campo politiche che permettano ai giovani di condurre una vita adulta autonoma una volta usciti dalla presa in carico dei servizi sociali".
(Wel/ Dire)