(DIRE - Notiziario minori) Roma, 31 lug. - Prof neoassunti, "siamo preparati. Ma non a insegnare...". Sembra essere questa la conclusione, un po' paradossale ma ampiamente documentata, secondo quanto riporta Tuttoscuola, della ricerca svolta dalla Fondazione Agnelli su 32.000 docenti neoassunti nel triennio 2008-2010 in 12 diverse Regioni (quasi il 40% di tutti i nuovi entrati in ruolo in Italia nel triennio). Una serie di slides mostra che a fronte di una valutazione decisamente positiva (91% di risposte positive) sulla preparazione disciplinare acquisita i neoassunti (ma con anzianita' media di servizio di 10 anni) sono molto meno soddisfatti degli aspetti relazionali della loro esperienza didattica (gestione del rapporto con gli alunni e i genitori) oltre che della insufficiente (per il 50%) competenza in campo tecnologico.
Piu' della meta' dei neoassunti si sente in difficolta', in particolare, quando si trova a insegnare in classi 'eterogenee' (per la presenza di alunni con bisogni educativi diversi: disabili, immigrati). E piu' di un terzo ha difficolta' a lavorare in team e a condividere responsabilita'. Interessante, come nota il direttore della Fondazione, Andrea Gavosto, e' tuttavia il giudizio positivo sulle SSIS dato dagli insegnanti che le hanno frequentate pur essendo gia' abilitati e che le hanno giudicate "un imprevisto ma positivo esercizio di formazione in itinere".
Una chiara indicazione, al di la' delle modalita' di formazione iniziale (parliamo di quella professionale: SSIS/TFA, e degli aspetti non disciplinari del corso di Scienze della formazione primaria), della utilita' e necessita' della formazione in servizio, che a nostro avviso dovrebbe diventare obbligatoria per tutti, considerata l'intensita' dei cambiamenti presenti e futuri (riforme di ordinamento, nuove tecnologie, innovazione legata all'autonomia ecc.). Sindacati permettendo, e anche non. (Wel/ Dire)