(DIRE - Notiziario minori) Roma, 31 lug. - Sette notti di villeggiatura nelle localita' piu' belle del nostro paese, offerte gratuitamente alle vittime del terremoto emiliano dagli albergatori di tutta Italia. E' questa la proposta di solidarieta' lanciata da Giuseppe Sarnella, Presidente di Confimpresa Turismo Italia, a tutti gli operatori turistici per permettere alle famiglie colpite dal sisma di passare una settimana di vacanza lontano dalle difficolta' e dalle conseguenze del terremoto. E' proprio dalla voglia di agire in maniera concreta per alleviare parte di queste sofferenze, che e' nata l'idea di accogliere una delle tante famiglie terremotate presso l'Hotel La Griffe, cinque stelle in pieno centro a Roma. Rita Losi e Daniele Davoli, entrambi 39enni, originari di Novi Modena, sono stati i primi a beneficiare dell'iniziativa. Per una settimana, potranno concedersi una vacanza nella capitale insieme al figlio Davide, di 5 anni. "Ospitare una famiglia terremotata per una settimana rappresenta un piccolo e semplice gesto di solidarieta' - ha spiegato Giuseppe Sarnella, Presidente di Confimpresa Turismo Italia - Ma se tante altre strutture aderissero all'iniziativa, si potrebbero aiutare centinaia di famiglie a compiere anche un solo breve passo nella faticosa ricerca della serenita' perduta dopo il sisma. Mettere a disposizione una stanza per pochi giorni e' nulla per un albergatore rispetto alla voglia di poter regalare un sorriso a chi ne ha bisogno". Quest'iniziativa spontanea ha convinto i promotori a replicarla su larga scala lanciando un appello a tutti gli albergatori italiani per poter cosi' raggiungere centinaia di famiglie in difficolta'. "Dopo gli avvenimenti degli ultimi mesi, dare la possibilita' alle famiglie di allontanarsi, anche solo per qualche giorno, e' ammirevole - ha commentato Luisa Turci, Sindaco di Novi Modena - La nostra e' una delle localita' del cratere e il crollo della Torre dell'orologio rimarra' uno dei simboli di questo sisma. Al momento siamo in una fase delicata, noi tutti, cittadini ed istituzioni, stiamo lavorando per rimetterci in piedi. Una vacanza non cambiera' lo stato delle cose ma potra' sicuramente regalare, a chi se la sente, un po' di serenita'". Rita, Daniele e il piccolo Davide da due mesi non possono entrare nella loro casa e da quel tragico 29 maggio hanno trascorso molte notti in tenda oppure da amici e parenti. Grazie a questo gesto, potranno non pensare, per qualche giorno, ai traumatici eventi del sisma... nella speranze che altre famiglie, come loro, possano fare altrettanto.
(Wel/ Dire)