(DIRE - Notiziario minori) Roma, 31 lug. - "Viva preoccupazione" e' espressa dal garante per l'Infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, "per gli effetti che deriveranno dai tagli alla spesa pubblica che stanno riguardando in questi giorni anche l'infanzia e tutto il terzo settore". Intervistato dal Corriere.it, Spadafora auspica "quanto prima un incontro con il ministro Fornero, che fino ad ora non ha potuto riceverci. Fino ad oggi e' mancata una visione complessiva su come il Governo intende operare per assicurare servizi e assistenza. In tempi di spending review la sensazione e' che avremmo potuto come Authority, e che potremmo ancora, fungere da coordinamento e da pungolo tra l'associazionismo del terzo settore, che da anni funge da incubatore di politiche necessarie in termini di welfare, e lo Stato. Perche' lo Stato stesso riesce a garantire sempre meno".
Ad esempio, ha continuato il Garante, "si e' decisa l'abolizione dell'Osservatorio nazionale per l'Infanzia. Un ente sostanzialmente a costo zero, dato che la contabilita' e' di circa 8mila euro all'anno legati ai rimborsi spese di chi vi lavora. Sono tutti volontari legati al mondo dell'associazionismo no-profit, ora proprio per la spending review si e' decisa l'abolizione di tutta una serie di istituti senza capire quali sono quelli che costano di piu' e quelli di meno. Cosi' sono tagli lineari, non certo selettivi. In questi mesi piu' volte ci e' stato ripetuto- conclude- che 'le priorita' sono altre', anche da Palazzo Chigi. Ma intanto gli ultimi studi Istat ci dicono che in Italia ci sono 1,8 milioni di bambini in condizioni di indigenza, 723mila in poverta' assoluta. E un bambino povero ora, fa un adulto povero domani".
(Wel/ Dire)