SEQUESTRATI ANCHE 230MILA EURO CREDITI VANTATI VERSO ASL E COMUNI.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 27 lug. - Sei persone sono state denunciate perche' ritenute responsabili, a vario titolo, delle gravi irregolarita' riscontrate durante un controllo effettuato la scorsa estate presso una comunita' terapeutica per minori affetti da gravi problemi neuropsichiatrici. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Biella hanno sottoposto a sequestro preventivo per equivalente piu' di 230.000 euro di crediti commerciali che la cooperativa vantava verso Asl e comuni delle Regioni Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia.
Le complesse indagini, coordinate dal pubblico ministero Ernesto Napolillo, e svolte, durante la prima fase di accesso alla struttura, congiuntamente alla Direzione provinciale del Lavoro ed allo S.Pre.S.A.L di Biella, hanno permesso di provare che, la comunita' terapeutica biellese, fin dal 2009, anno di autorizzazione al funzionamento rilasciata dall'Asl di Biella, presentava gravi ed endemiche carenze organiche in quanto gli operatori non erano ne' numericamente, ne' professionalmente, sufficienti a garantire sicurezza ed adeguata vigilanza sui minori ricoverati nella struttura, cosi' come previsto dalla rigorosa normativa di riferimento (DGR piemontese 41/2004).
La comunita' terapeutica per minore, che era gestita da una Cooperativa sociale, prestava, di fatto, cure ben lontane dagli standard contrattuali previsti, con una forte carenza di figure professionali quale quella dello psicologo, dello psicoterapeuta e del neuropsichiatra. Tutto cio' con la piena consapevolezza del Direttore Sanitario della struttura che, nonostante fosse a conoscenza della grave e cronica inadeguatezza numerica del personale operatore, richiedeva alle ASL competenti un aggravio della gia' elevata retta giornaliera pari a 223 euro piu' IVA per ospite, con la motivazione di "dover supervisionare piu' accuratamente" i minori. Attesa la gravita' della situazione riscontrata, il Direttore Sanitario ed il Presidente della Cooperativa che gestiva la struttura, sono stati denunciati per i reati previsti e puniti dagli artt. 640 bis, 591 e 356 del C.P. per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abbandono di minori o incapaci e frode nelle pubbliche forniture. Consequenzialmente, anche la posizione di due membri della Commissione di vigilanza delegata dall'Asl e di un direttore e di un ex direttore sanitario del distretto Asl e' stata posta al vaglio della magistratura inquirente per omissione d'atti d'ufficio, in quanto in sede di visite ispettive le gravi carenze organiche/strutturali della comunita' terapeutica non venivano rilevate, mentre quelle piu' lievi venivano in parte evidenziate, senza pero' far osservare le prescrizioni impartite, permettendo, cosi', la continuazione, da parte del gestore della struttura sanitaria, nel reato di truffa aggravata ai danni della sanita' pubblica. Durante le indagini, il pubblico ministero, accogliendo la richiesta avanzata dalle Fiamme Gialle biellesi, ha avanzato al Gip, istanza di sequestro preventivo per equivalente di beni per un importo complessivo di 980.000 euro che e' stato reso esecutivo su 230.000 euro di crediti commerciali della cooperativa. Il sequestro in parola ha gia' superato il vaglio del riesame presso il Tribunale.
(Wel/ Dire)