(DIRE - Notiziario minori) Roma, 27 lug. - Sono vicine alla soglia delle cinquecento adesioni le farmacie comunali sparse sul territorio nazionale che hanno aderito alla campagna per la riduzione dei prezzi dei prodotti per la prima infanzia. È quanto fa sapere l'Anci che e' partner del Protocollo d'intesa con il ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione Riccardi, la Federsanita' e l'A.So.S. Farm la federazione delle farmacie comunali.
L'intesa, siglata il 13 giugno 2012 e valida fino al 31 dicembre 2012, prevede che le parti si impegnano a realizzare e diffondere la campagna, coinvolgendo le aziende produttrici che favoriscono l'accesso ad un paniere di prodotti a prezzi realmente competitivi. L'obiettivo e' il riallineamento dei prezzi di vendita dei prodotti a livello europeo a fronte di un'anomala maggiorazione dei prezzi in una fase della vita socioeconomica dell'Italia che penalizza le giovani coppie con figli e in generale le famiglie. Il ministro Riccardi, l'ANCI e l'ASSOFARM hanno invitato i sindaci a collaborare sia nella diffusione che nella promozione della campagna con una nota inviata a tutti i sindaci italiani lo scorso 13 giugno.
All'appello mancano le farmacie comunali del centro sud e delle isole, fatta eccezione per il comune di Sestu in provincia di Cagliari , quelle di Giulianova e di Alba Adriatica in Abruzzo, di Porto Recanati nelle Marche, di Valenzano in Puglia e circa dieci/dodici farmacie nei comuni del Lazio. L'unica regione del centro ad avere coinvolto un numero elevato di farmacie comunali e' l'Umbria con dodici comuni presenti. Spicca la totale assenza della capitale e di altri grandi comuni quali Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo. Sono del tutto assenti i comuni della Liguria, del Molise, della Basilicata, della Campania, della Sicilia. Al contrario, in Lombardia e Emilia Romagna sono oltre 130 le farmacia aderenti, in Piemonte e in Toscana si contano oltre trenta farmacie, dieci in Friuli, cinque in Valle d'Aosta e sette in Veneto.
(Adm/ Dire)