"MA AVRÀ SOLO FINALITÀ STATISTICHE CHE NON INFLUIRANNO SU ESAME".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 24 lug. - Le rilevazioni Invalsi al quinto anno delle superiori "sono gia' previste dal dl 147 del 2007". Lo dice all'agenzia Dire il sottosegretario all'Istruzione, Elena Ugolini, commentando l'ipotesi di un allargamento delle prove standardizzate anche agli studenti che affrontano la maturita'. "E' chiaro- aggiunge- che dal 2008 c'e' stato un avvio graduale della rilevazione dell'apprendimento, con l'introduzione nell'esame di terza media e l'estensione poi alle primarie fino al secondo anno delle superiori. Arrivare a giugno del 2013 anche in quinto superiore vuol dire portare a compimento il percorso del sistema nazionale di valutazione, che prevede proprio il confronto tra come entrano i ragazzi a scuola e come escono dopo anni di studio".
Ugolini pero' chiarisce che "ora la legge prevede solo un confronto meramente statistico, con delle prove che aiutino ad avere un punto di paragone esterno" e quindi non e' possibile pensare al test Invalsi come una prova di valutazione ai fini dell'esame di Stato, come avviene invece per la terza media. Per farlo "servirebbe modificare l'esame e si puo' fare solo con una legge apposita. Oggettivamente non credo ci siano i tempi per modificarlo entro il prossimo anno scolastico". Ma il sottosegretario spiega che "sicuramente con l'attuazione della riforma delle superiori che si avviera' da settembre per aprire il triennio, occorrera' ripensare l'esame di maturita' prima che gli studenti arrivino al completamento degli studi, anche perche' la riforma ha dato nuove impostazioni e indirizzi diversi. E' quindi urgente dare delle disposizioni alle scuole in prospettiva della maturita'".
In generale, per quel che riguarda il Rapporto 2012 dell'Invalsi presentato venerdi' scorso, Ugolini sottolinea che si tratta di "un tesoro molto ricco di informazioni per capire com'e' la scuola e migliorare l'offerta formativa per i nostri ragazzi e per togliere un manto che non fa distinzioni".
Per il futuro l'Invalsi "sta lavorando ad allargare le rilevazioni campione anche ad altre materie e avere informazioni piu' dettagliate. Sicuramente parliamo dell'inglese, fondamentale anche per il futuro dei ragazzi, ma anche su scienze". La precisazione pero' e' d'obbligo: "Si tratta solo di campioni".
E poi: "Non possiamo trasformare tutta la scuola in un sondaggio, sarebbe sbagliato. E' importante che rimangano le altre modalita' di prova che sono sempre state utilizzate. Stiamo lavorando sulla possibilita' di dare finalmente alla scuola un quadro complessivo di valutazione nazionale, in cui i giudizi esterni sull'apprendimento sono uno dei punti ma non possono essere esaustivi per valutare una scuola. Ci sono tanti altri spetti da tenere in considerazione".
(Wel/ Dire)