BILANCIO PROGETTO 'PROTECTING CHILDREN ON THE MOVE': 1.200 BAMBINI INCONTRATI.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 24 lug. - Solitamente afghani, di sesso maschile e di eta' compresa fra i 15 ed i 18 anni, anche se a volte ce ne sono di piu' piccoli, fino ai 9 anni di eta'.
Sono i 1.217 minori stranieri non accompagnati incontrati durante il periodo agosto 2011 e luglio 2012 in Grecia, Italia e Francia dalle organizzazioni promotrici del progetto transnazionale "Protecting Children On The Move", i cui risultati sono stati presentati questa mattina a Roma dall'Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati (Unhcr). Il progetto ha coinvolto tre organizzazioni partner, Praksis, Save the Children Italia e France Terre d'Asile, coordinate dall'Unhcr, che hanno incontrato rispettivamente 456 minori non accompagnati a Patrasso, 572 a Roma e 189 a Calais. Fra i partner istituzionali del progetto il Ministero della Salute e della Solidarieta' Sociale in Grecia ed il Ministero dell'Interno e il dipartimento per le Liberta' Civili e Immigrazione in Italia e il Conseil General du Pas-de-Calais, in Francia.
Finanziato dal Fondo europeo per i rifugiati della Commissione europea, il fine del progetto e' stato quello di individuare buone prassi per "sviluppare misure comuni e migliorare la protezione, facilitare l'accoglienza, l'orientamento e la presa in carico del minore, attraverso il rafforzamento dei centri diurni a bassa soglia- ha aggiunto Paola Borghi, project manager Unhcr- Abbiamo cercato di sviluppare le buone prassi e rafforzarle laddove c'erano gia'". Durante il periodo di realizzazione del progetto, le diverse organizzazioni coinvolte hanno offerto servizi vario tipo, dall'assistenza materiale con oltre 3 mila interventi (pasti, docce, vestiti, kit igienici) a quella sanitaria, sessioni informative sui diritti e servizi di protezione offerti a livello nazionale, distribuzione di materiale informativo prodotto nel corso del progetto, comunicazione con le proprie famiglie, consulenza e supporto legale e attivita' ricreative. Il progetto ha permesso inoltre di stilare una serie di raccomandazioni per le autorita' dei diversi paesi.
"Le organizzazioni partner del progetto raccomandano la realizzazione di azioni personalizzate per i minori in transito che prevedano soluzioni a breve (accesso ai servizi di assistenza, anche informali) e lungo termine (incluso il trasferimento in altro Stato Membro e la riunificazione familiare)- spiega l'Unhcr- Nell'attuazione delle attivita' il miglior interesse del fanciullo deve essere sempre considerato anche attraverso l'adozione di procedure idonee alla sua salvaguardia. Si evidenzia inoltre la necessita' di azioni di informazione e sensibilizzazione ad uso specifico dei minori nei paesi di origine, di transito e di destinazione, nonche' la produzione di materiale informativo rivolto ai membri delle famiglie dei minori e delle loro comunita'".
(Wel/ Dire)