(DIRE - Notiziario minori) Roma, 20 lug. - Da villa bunker della mafia a centro aggregativo per i giovani. Si tratta di una villa, sita in una posizione privilegiata della costa siciliana, a strapiombo sul mare di Altavilla Milicia, nel Palermitano, che per anni e' stata il ritiro privato di un imprenditore affiliato a cosa nostra e che adesso diventera' un luogo altrettanto privilegiato per i giovani. La villa apparteneva, infatti, a Salvatore Geraci, imprenditore affiliato alla famiglia mafiosa di Bagheria, ucciso nel 2004 per questioni interne all'organizzazione criminale. L'immobile appare un vero e proprio bunker, inaccessibile dall'esterno perche' circondato da un muro di conci a vista, con tanto di casotto per la guardia armata.
Da oggi pomeriggio la villa diventera' un centro aggregativo multiculturale e multidisciplinare, aperto all'esterno e, soprattutto, ai giovani. L'iniziativa di inserisce nell'ambito del progetto "Cambio Rotta" che e' del Consorzio Ulisse che ha avuto affidato il bene nel 2012 e che e' affiancato dalle due maggiori centrali cooperative: Legacoop e Confcooperative.
La straordinaria posizione geografica e le caratteristiche strutturali rendono la villa un luogo ideale per attivita' di accoglienza, di educazione e formazione che il Consorzio Ulisse vuole rivolgere prevalentemente a giovani del territorio di eta' compresa tra i 12 e i 25 anni.
Dopo l'apertura simbolica del "muro a scomparsa" e la visita del bene, alle 19 sara' osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della strage di via d'Amelio.
All'inaugurazione partecipera' anche il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti, Addiopizzo, il prefetto di Palermo Umberto Postiglione, e il direttore dell'Agenzia nazionale dei Beni Confiscati, Giuseppe Caruso. La serata proseguira' all'insegna della musica e dell'arte con la visita alla prima collettiva d'arte contemporanea allestita dentro la villa. A partire dalle 21 e' previsto un concerto di musica contemporanea con Rosellina Guzzo (arpa celtica) e Giuseppe Viola (sax e fiati etnici).
"Con questa inaugurazione- dice il presidente del Consorzio Ulisse, Davide Ganci- daremo il via ad un'intensa stagione di animazione articolata in eventi culturali e attivita' sociali che durera' fino alla fine dell'estate 2012. L'idea e' quella di promuovere, una nuova partecipazione sociale ma anche di responsabilita' sociale delle imprese, delle istituzioni e delle singole persone che vogliamo coinvolgere attivamente anche nell'opera di ristrutturazione dell'immobile". "Confermiamo la grande importanza che continua ad avere l'uso sociale dei beni confiscati - sottolinea Giuliano Poletti - proprio perche' constatiamo i notevoli effetti positivi che ha sia sul piano economico- imprenditoriale che su quello che riguarda, come in questo caso, l'erogazione di servizi sociali e culturali rilevanti per la collettivita'. Il bene diventa in questo caso un patrimonio collettivo che genera un circuito virtuoso di scelte ed opportunita' positive per tutti".
"I capitali e i beni che la mafia nel tempo ha accumulato, investendo sugli illeciti e lucrando sulla pelle dei piu' deboli- aggiunge Filippo Parrino, presidente di Legacoop Palermo- e' giusto che vadano restituiti a tutta la societa' affinche' diventino simboli viventi di lotta alla mafia".
Il Consorzio Ulisse e' una cooperativa sociale, la cui compagine e' composta da 19 societa' cooperative, a maggioranza sociali. Il Consorzio opera da quindici anni nel territorio della Regione Siciliana con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo di comunita' attraverso la diffusione della cultura cooperativistica e della legalita'. E' socio della Legacoop e di Confcooperative e insieme a loro promuove progetti innovativi di riutilizzo e valorizzazione di beni immobili e aziendali confiscati alla mafia. (Wel/ Dire)