L'INIZIATIVA SI CHIAMA 'EDUCATIVA FAMILIARE DOMICILIARE'.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 17 lug. - Si chiama 'Educativa familiare domiciliare' ed e' un progetto rivolto a minori e alle loro rispettive famiglie, in situazioni di crisi e di rischio psico-sociale. L'iniziativa e' promossa dalla fondazione "Calabria Etica" guidata da Pasqualino Ruberto, a coordinare le varie attivita' dell'iter progettuale e' Daniela Vitalone.
L'intervento prevede la presenza di un educatore direttamente a domicilio ed ha come obiettivo primario il mantenimento del bambino nel nucleo familiare d'origine. Il servizio si rivolge a bambini di eta' compresa tra 0 e 12 anni, appartenenti a nuclei familiari che versano in condizioni di disagio socio-ambientale e che sono residenti in Calabria, e si svolge in partenariato con il centro giustizia minorile di Catanzaro; le aziende sanitarie provinciali; i servizi sociali dei comuni. Il progetto intende prevenire situazioni di disagio sociale a rischio di disadattamento, di marginalita' e di devianza minorile, mantenendo il minore all'interno del proprio nucleo familiare ed evitando cosi' l'affidamento del bambino in istituto.
Da cio' la necessita' di intervenire in maniera mirata, cercando di sostenere e promuovere i processi di socializzazione del bambino nel rapporto con il gruppo dei pari e nell'integrazione con il territorio. E' necessario, poi, favorire nel bambino l'acquisizione e l'interiorizzazione del sistema di regole; stimolarlo e sostenerlo nel percorso scolastico.
Altrettanto determinante e' il sostegno alla famiglia nel proprio ruolo educativo, in situazioni di temporanea o strutturata difficolta' psicologica e socio-economica; bisogna ricostruire l'intero sistema relazionale della famiglia attraverso il rafforzamento delle figure parentali; cosi' come si deve sostenere il minore in situazioni di deprivazione educativa e affettiva. Altro fattore da contrastare e' l'isolamento sociale dei nuclei familiari in difficolta'. Per la realizzazione del progetto si e' dato vita ad un tavolo istituzionale con i presidenti del tribunale dei minori di Catanzaro e Reggio Calabria, il garante per l'Infanzia e l'adolescenza e i funzionari dell'assessorato regionale Politiche sociali. Il progetto e' iniziato a gennaio 2012 e, finora, su segnalazione dei servizi sociali comunali sono stati predisposti 61 interventi familiari.
Ruberto tiene a sottolineare che i tribunali per i minori, coinvolti nell'iniziativa progettuale, hanno gia' segnalato alla fondazione altri 140 casi di minori e famiglie in difficolta'; quindi proprio per avere il tempo di intervenire su ogni caso specifico, molto probabilmente il progetto continuera' fino a tutto il 2013. "Si tratta di dati significativi che esprimono il forte disagio che esiste sul nostro territorio, sono situazioni a rischio che certo non possono essere trascurate e di cui ci occuperemo al piu' presto. Questa iniziativa- sottolinea Ruberto, presidente di Calabria Etica- e' uno dei tanti progetti avviati dalla nostra fondazione che collabora attivamente con l'assessorato regionale alle Politiche sociali. Un esempio concreto di vera e fattiva sinergia istituzionale che ci consente di garantire un nostro impegno sempre maggiore e convinto, per cercare di offrire un'adeguata assistenza alle classi sociali piu' deboli".
(Wel/ Dire)