IN COMMISSIONE GIUSTIZIA ALLA CAMERA IL TESTO SUL RICONOSCIMENTO DEI FIGLI NATURALI GIA' APPROVATO AL SENATO.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 13 lug. - Grande preoccupazione per il riconoscimento dei figli nati da rapporti incestuosi e richiesta ai deputati di un attento riesame delle norme sul tema: ad esprimerle sono l'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie (Anfaa) e il Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza (Cnca), in un documento di osservazioni e proposte di modifica sui contenuti del disegno di legge su "Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali" che dopo l'approvazione in Senato il 16 maggio scorso inizia oggi il suo cammino in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati. Il provvedimento, che fra i punti forti ha l'equiparazione dei figli nati fuori dal matrimonio a quelli "legittimi" - norma attesa da tempo e che viene salutata con soddisfazione dall'intero mondo associativo - secondo le due sigle ha dei punti deboli sui quali i componenti della Commissione vengono invitati alla massima riflessione. In materia di incesto, in modo particolare, la norma approvata al Senato prevede la possibilita' che un giudice del Tribunale dei minorenni possa autorizzare il riconoscimento del figlio nato da persone fra i quali esiste "un vincolo di parentela in linea retta all'infinito o in linea collaterale nel secondo grado, o un vincolo di affinita' in linea retta": in pratica, "avuto riguardo all'interesse del figlio e alla necessita' di evitare allo stesso qualsiasi pregiudizio", un giudice potrebbe autorizzare il riconoscimento del figlio nato ad esempio dall'unione di padre e figlia, di madre e figlio, di fratello e sorella, di nonno con nipote, di suocero con nuora, di suocera con genero. La normativa attuale prevede che il figlio nato da rapporti incestuosi venga dichiarato adottabile. Anfaa e Cnca segnalano che tale mutamento "preoccupa molto e richiederebbe un attento riesame" del testo. Sul tema ha espresso recentemente posizione anche il Forum delle associazioni familiari, criticando fortemente il riconoscimento dei figli nati da rapporti incestuosi e segnalando che nessuno "ha rilevato la gravita' del disegno di legge". "Ammettere il riconoscimento dei figli incestuosi - afferma il Forum Famiglie - e' un grave vulnus alla concezione della famiglia come convivenza ordinata e strutturata, in cui l'istinto sessuale trova espressione all'interno della coppia e il rapporto tra generazioni ne e' esente; per tutte le culture evolute l'incesto e' un disordine inaccettabile ed e', nella stragrande maggioranza dei casi, frutto di violenza, fisica o psicologica". "Ne' - proseguono - puo' ritenersi che sia nell'interesse dei figli sapere, vedere certificata e pubblicamente conclamata la propria origine incestuosa: che percezione della famiglia, che educazione al rispetto di se' e dell'altro ne puo' derivare?". Da qui l'auspicio del Forum che "i deputati sappiano evitare questo passo indietro nella convivenza civile". Quanto alle altri parti del disegno di legge, Anfaa e Cnca segnalano anche due altri punti critici. Il primo riguarda la sostanziale modifica prevista sulla definizione di stato di adottabilita', che oggi viene definito riguardo all'accertata situazione di abbandono da parte dei minori e che il nuovo testo integra con la previsione di valutare "la provata irrecuperabilita' delle capacita' genitoriali in un tempo ragionevole da parte dei genitori", il che secondo le associazioni aprirebbe a verifiche difficili e niente affatto obiettive. Il secondo punto critico e' invece la previsione, nel nuovo testo, della segnalazione ai comuni da parte del tribunale per i minorenni delle situazioni di indigenza dei nuclei familiari, disposizione che Anfaa e Cnca ritengono "del tutto inutile". Piuttosto, affermano, "e' necessario e urgente invece che si intervenga attraverso la definizione dei livelli essenziali per garantire l'esigibilita' dei diritti civili e sociali per l'infanzia e l'adolescenza per le famiglie e per tutti i cittadini".
(Wel/ Dire)