(DIRE - Notiziario minori) Roma, 10 lug. - Sono 447 i minori stranieri attesi a Bologna in seguito ai ricongiungimenti familiari concessi accogliendo le domande presentate tra novembre 2011 e l'aprile 2012 (217 femmine e 230 maschi), di cui 6 non parlano italiano. I dati - rilevati dal Centro Info-Bo dell'Opera dell'Immacolata (sede distaccata dello sportello unico per l'immigrazione della Prefettura che dal 2007 si occupa dei ricongiungimenti) insieme al Comune di Bologna - sono stimati sulla base del primo momento utile di arrivo poiche' sia il nullaosta che il visto d'ingresso hanno validita' 6 mesi.
Moldavia, Pakistan e Filippine i primi 3 Paesi rappresentati rispettivamente con 77, 74 e 67 bambini. La fascia di eta' piu' rappresentata e' quella compresa tra i 14 e i 18 anni (190) seguita da quella tra 6 e 10 anni (90).
Particolarmente numerosi quelli in arrivo al Quartiere Navile (101) e Santo Stefano (64). Tra i minori attesi sono previste piu' femmine, anche se c'e' una certa variabilita' tra i quartieri. Su 447 minori in arrivo, tra le richieste accolte negli ultimi 6 mesi, in 150 casi il figlio e' rincongiunto insieme alla madre e a 1 o piu' fratelli/sorelle e in 37 casi del padre.
La stima degli arrivi e' stata fatta sulla base dei tempi di attesa. Oltre ai 4 mesi per avviare l'istruttoria presso lo sportello Info-Bo, vanno conteggiati 2/3 mesi per ottenere il nullaosta della Prefettura e poi il tempo di attesa del visto di ingresso che e' variabile a seconda del Paese di origine (da un minimo di 3 settimane a un massimo di 11 mesi). I 131 minori che hanno la possibilita' di essere arrivati nei primi 5 mesi dell'anno provengono da Paesi in cui i tempi di ottenimento del visto sono piu' rapidi (Europa dell'Est, Nord Africa) ovvero circa 1 mese. La maggior parte dei minori potrebbe arrivare nel corso dell'estate, periodo in cui si concentra la previsione soprattutto per il Quartiere Santo Stefano (richieste da Paesi dell'Estremo Oriente). Nelle Filippine servono circa 2 mesi per il visto, in Cina 3. Sono 150 i minori che non arriveranno prima di settembre, di cui 100 in autunno e 50 non prima di dicembre, quando l'anno scolastico sara' gia' iniziato. Si tratta di minori provenienti da Africa Subsahariana (dai 3 mesi del Camerun agli 8 del Camerun), Pakistan (7 mesi per il visto) e Bangladesh (5 mesi). A questi si aggiungeranno anche i ricongiungimenti relativi alle richieste accolte a partire dal mese di maggio per i Paesi con attesa piu' rapida. Per alcuni minori non e' possibile stimare una data di arrivo. In Nigeria servono 11 mesi per ottenere il visto di ingresso.
Moldavia, Pakistan e Filippine sono i principali Paesi di provenienza dei minori attesi nel 2012 (che in totale sono 33). Tra i primi ad arrivare ci saranno i moldavi, dove i tempi di attesa sono di circa un mese e si distribuiranno in modo omogeneo in tutti i quartieri, tranne che a Borgo Panigale. L'arrivo dei filippini potrebbero concentrarsi nei mesi estivi, soprattutto al Santo Stefano. Per i pakistani si dovra' attendere l'autunno.
Altri 3 Paesi attendono un buon numero di minori: Bangladesh (40), Peru' (una trentina soprattutto al Santo Stefano) e Ucraina (26). Ventuno i minori in arrivo dalla Cina (soprattutto al Navile) e 18 dall'India (concentrati in San Donato e San Vitale).
Per quanto riguarda le fasce di eta', moldavi, filippini, ucraini e peruviani si concentrano nelle eta' maggiori (oltre la meta' dei minori in arrivo ha almeno 14 anni). Dal subcontinente indiano sono previsti i bambini piu' piccoli (fino a 5 anni).
Piu' omogenei gli arrivi dalla Cina (soprattutto in eta' da scuola primaria) cosi' come quelli da Sri Lanka ed Egitto.
Particolare la distribuzione del Marocco con ricongiungimenti di bambini in tenera eta' insieme ad adolescenti oltre i 14 anni, senza altri arrivi in eta' scolare.
Cambia la distribuzione territoriale degli immigrati. Nel 2011, infatti, la maggior parte delle domande di ricongiungimento familiare proveniva dalla citta' (61%) contro il 39% della provincia. Situazione capovolta rispetto al 2008 quando le domande provenienti da contesti extraurbani erano il 54% del totale. Nel 2011 sono state presentate 1.474 domande per 2.033 familiari. Ne sono state accolte 1.221 con un tasso di rifiuto pari al 17%. Sono quindi 1.685 i parenti attesi, in particolare 511 mogli, 237 mariti, 74 madri, 26 padri e 837 figli. Anche in provincia cosi' come nel capoluogo quindi le richieste riguardano in gran parte i figli (49% delle domande) e le mogli (30%).
Preferenze analoghe si registravano anche nel 2009. Sono 50 le persone da ricongiungere che non conoscono la lingua italiana, di cui 25 provenienti dalla Cina.
Imola, Casalecchio di Reno e San Lazzaro di Savena sono i tre comuni di residenza in cima alla classifica dei richiedenti. Sono 39 le domande presentate a Imola, 38 quelle di Casalecchio e 28 quelle di San Lazzaro. Seguono San Giovanni in Persiceto (18), Castel Maggiore e Crevalcore (17), Zola Predosa e Castenaso (15), Medicina (14), Calderara di Reno (11), Anzola dell'Emilia (10).
Le richieste provengono da 74 Paesi ma in prevalenza arrivano da cittadini moldavi (18%) e si tratta soprattutto di donne che ricongiungono figli (199) e mariti (71). Tra le nazionalita' maggiormente presenti c'e' quella pakistana (14%) con uomini che fanno richiesta per figli (138) e mogli (85) e quella marocchina (11%), ancora una volta uomini che ricongiungono mogli (81) e figli (63). Su 837 figli da ricongiungere nella provincia di Bologna 435 hanno tra i 6 e i 16 anni (52%). I bambini in eta' da scuola dell'infanzia sono 98, da nido 77 e i 18enni prima dell'ingresso sono 19.
(Wel/ Dire)