ARRIVI FANNO PARTE DI ACCORDO TRA MINISTERO SALUTE E REGIONE LAZIO.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 10 lug. - Sedici cittadini libici, rimasti feriti nella rivolta dell'anno scorso che ha portato alla caduta del regime di Muammar Gheddafi, sono arrivati sabato sera a Roma e sono stati ricoverati in un padiglione appositamente allestito all'Ospedale San Camillo Forlanini. I feriti, tra i quali ci sono anche due bambini, sono i primi pazienti a ricevere cure specialistiche nell'ambito dell'intervento umanitario che ministero della Salute e ministero degli Esteri insieme alla Regione Lazio hanno messo in campo per ricoverare e curare adeguatamente in Italia fino a 1.500 feriti di guerra libici nei prossimi sei mesi.
Come spiega la nota del ministero, il lungo e complesso lavoro diplomatico che ha portato a questi primi ricoveri e' cominciato a partire dal riconoscimento, da parte italiana, del nuovo Governo libico, e dalla firma, il 21 gennaio 2012, della 'Tripoli Declaration', con l'obiettivo di "riattivare il Trattato di amicizia tra Italia e Libia che gia' prevedeva esplicitamente il ricovero nel nostro Paese dei feriti piu' gravi per lo scoppio di mine antipersona". A partire dallo scorso febbraio una delegazione del ministero della Salute si e' recata piu' volte a Tripoli per discutere, con il ministro libico della Salute, Fatima Hamroush, e con i rappresentanti dell'Ente libico per i feriti di guerra, tappe e procedure per l'accoglienza dei pazienti.
Tra marzo e aprile il ministero ha individuato la disponibilita' della Regione Lazio all'erogazione delle prestazioni sanitarie. A giugno si e' poi svolta in Libia la missione della delegazione di medici specialisti della Regione Lazio che ha visitato i primi 163 pazienti provenienti da diverse citta' della Libia, per definire per ciascuno un profilo clinico piu' dettagliato in modo da programmare correttamente i ricoveri e i trattamenti da effettuare. A questa missione, conclude il ministero, ne seguiranno altre, in modo da portare a termine nei tempi stabiliti il programma dell'intervento umanitario.
(Wel/ Dire)