RAPPORTO "DA RESIDENTI A CITTADINI" DELL'ANCI. CRESCITA PREVISTA PARI A 474%.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 6 lug. - Tra il 2012 e il 2029 la popolazione italiana si avvicinera' a 64 milioni di abitanti e i minori saranno quasi 10 milioni: di questi uno su 5 sara' di origine straniera. Dalle circa 350mila unita' del 2003 si arrivera' a 2 milioni nel 2029, con una crescita pari al 474%.
Rispetto al totale la quota di minori stranieri passera' da un 9,7% attuale ad un 20,7%. Ma con l'attuale legge sulla cittadinanza solo il 7% di questi ragazzi diverranno cittadini. Lo dice l'indagine "Da residenti a cittadini", presentata ieri a Roma dall'Anci. Lo studio ha preso ad esempio dieci citta' campione e basandosi sulle previsioni di popolazione dell'Istat ha fatto una proiezione rispetto ai prossimi 17 anni.
"Visto che i 17enni stranieri nati in Italia passeranno dagli attuali 9.061 (nel 2011) a 78.082 nel 2027, con un incremento pari a +761,0%, possiamo prefigurare che con l'attuale legge avremo nel 2029 61.379 cittadinanze rilasciate ex articolo 4 ( nati e cresciuti in Italia), rispetto alle 5.026 del 2011, registrando una variazione di +1.121,0% - si legge nel rapporto- Mentre rispetto all'articolo 14, e' possibile prevedere che nel 2029, pur avendo mantenuto lo stesso andamento registrato questi anni, le acquisizioni di cittadinanza passeranno da 20mila a 52mila (+160,0%)".
Con l'attuale legislazione, quindi, nel 2027 i 17enni stranieri nati in Italia che l'anno successivo potranno fare richiesta di cittadinanza italiana saranno il 4% dei minori stranieri residenti, ovvero circa 80mila sui 2 milioni residenti. "Di questi 80mila, sulla base delle nostre proiezioni, solo 61mila diventeranno cittadini italiani, cioe' il 3% dei minori stranieri residenti nel 2027 - continua - Se aggiungiamo a questi i 50mila neocittadini ex articolo 14 dello stesso anno, si potranno contare 111.000 cittadini italiani di origine straniera, i quali rappresenteranno comunque una minima parte (circa il 7%) dell'universo dei minori stranieri residenti in Italia".
Se venisse, invece, accolta la legge di iniziativa popolare, spiega ancora l'Anci, il numero dei minori stranieri residenti risulterebbe piu' che dimezzato e nel 2029 i minori esclusi dallo status di cittadini rappresenterebbero il 13% dei minori di origine straniera residenti in Italia. "Sulla base dei dati Istat, e' possibile prevedere che al 2029 degli oltre 2 milioni di minori stranieri, ben 1.770mila saranno nati in Italia, ovvero 8,6 bambini su 10 di origine straniera. Questo 86%, data la legislazione attuale, sarebbe escluso dal pieno godimento dei diritti fondamentali assicurati ai cittadini del nostro paese, mentre se venisse accolta la legge di iniziativa popolare, gli esclusi dallo status di cittadini risulterebbero circa 300.000 minori dal momento in cui i nati in Italia da genitori stranieri legalmente presenti da almeno 1 anno diventerebbero automaticamente cittadini italiani".
Secondo l'associazione, quindi, con la proposta di legge di iniziativa popolare, anche questo residuale segmento di "stranieri andrebbe ad assottigliarsi", dal momento che si prevede di riconoscere la cittadinanza italiana anche ai minori che siano giunti in Italia prima del compimento del 10mo anno di eta', i quali, se vi risiedono sino al 18esimo anno possono farne richiesta entro i due anni dal compimento della maggiore eta' (art.2 comma 2) . Si da', inoltre, la possibilita' per i minori che abbiano studiato e frequentato un corso di studi (scuola primaria, secondaria di primo grado o di secondo grado o un percorso di formazione professionale) di acquisire la cittadinanza su istanza dei genitori (art. 2 comma 2bis).
Pertanto, "l'applicazione delle modifiche legislative contenute nella proposta di legge di iniziativa popolare amplierebbe ulteriormente la platea dei possibili nuovi cittadini italiani, rendendo sempre piu' residuale il numero dei minori stranieri nel nostro Paese".
(Wel/ Dire)