DA SETTEMBRE USCITE IN BARCA ANCHE PER SETTE RAGAZZI DISABILI.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 3 lug. - Uscite in barca completamente accessibili e in orario scolastico, come attivita' integrata alla didattica: e' questo il nuovo progetto proposto dall'Istituto nautico di Roma, in collaborazione con la Lega navale, l'AslRMD, l'Approdo Paulus Internazionale, il Consorzio Nautico del Lazio, l'Accademia delle Professioni e dei Mestieri della Nautica, l'Accademia Istruzione e Formazione Arti e Mestieri, Centro Studi Nautici. Una rete che si e' costruita per mettere insieme competenze ed esperienza e puntare insieme ad un unico obiettivo: incrementare le possibilita' per chi sogna un mestiere in mare ma, a causa della sua disabilita', crede di dover rinunciare.
Durante tutto il prossimo anno scolastico, grazie alla disponibilita' di un'imbarcazione velica propria della Scuola, alle imbarcazioni per disabili motori dell'Approdo Paulus e ai mezzi della Lega Navale, con il supporto dei vari partecipanti ed il monitoraggio medico scientifico della Asl RMD, anche gli studenti disabili andranno per mare. Non solo: il progetto si ripromette anche l'obiettivo di dare una dignita' clinica alla nautiterapia, costruendo, in collaborazione con la Asl, un sistema di misurazione dei risultati prodotti. "La velaterapia, che noi preferiamo chiamate nautiterapia, e' gia' molto diffusa a livello nazionale e internazionale, ma manca un protocollo che identifichi scientificamente questa come terapia", spiega Gianni Russo, dell'Istituto nautico. "Le analisi, soprattutto all'estero, esistono, ma nessuna di queste ha un carattere strettamente scientifico. Con questo progetto- aggiunge- proveremo a comare anche questa lacuna, anche se sara' un lavoro lungo. Nell'immediato, cercheremo di abbattere le barriere che ancora rendono difficilmente accessibile la nautica da diporto. C'e' ancora tanto da fare, soprattutto per quanto riguarda gli approdi. Grazie a questa iniziativa- conclude- speriamo di accrescere l'interesse delle persone disabili e non solo verso il nostro istituto: prima, difficilmente un ragazzo con disabilita' poteva guardare al nostro istituto come a una possibilita' formativa e lavorativa: oggi, questa possibilita' esiste ed e' ancora aperta, fino ad anno scolastico iniziato".
(Wel/ Dire)