(DIRE - Notiziario minori) Roma, 29 giu. - "Ora si puo' dire senza piu' ombra di dubbio: nel prossimo anno scolastico le scellerate decisioni dell'amministrazione scolastica, ora anche con l'avallo delle Regioni, produrranno una grande quantita' di istituti privi di una propria dirigenza ed amministrazione". Lo scrive in una nota l'Anief, che aggiunge: "La conferma e' arrivata con la tabella allegata al Decreto Ministeriale n. 55, firmato il 25 giugno dal ministro dell'Istruzione, da dove si evince che in alcune Regioni si arrivera' ad avere quasi il 50% delle scuole senza piu' la loro presidenza. Ma anche dall'incontro svolto oggi a Roma tra i rappresentanti del Governo e delle Regioni per definire le linee su dimensionamento ed organici del prossimo anno scolastico".
Per Marcello Pacifico, presidente Anief, "pensare che un numero cosi' alto di istituti possa essere affidato a dei reggenti, spesso nemmeno remunerati per il carico di lavoro aggiuntivo loro imposto d'ufficio, rappresenta un motivo di sicura disfunzione scolastica e di irregolarita' dell'attivita' didattica e amministrativa. Inoltre, secondo l'Anief il numero di scuole coinvolte in questa operazione di dequalificazione dell'istruzione pubblica e' altissimo: saranno almeno 3.000 gli istituti, infatti, che nel corso dell'anno scolastico 2012/13 si ritroveranno con i loro dirigenti e i Direttori dei servizi generali e amministrativi a dover dosare tempo e energie per operare anche sulle altre sedi assegnategli dall'Ufficio Scolastico Regionale senza possibilita' di replica".
Secondo l'Anief di queste problematiche, che "si ripercuoteranno su studenti e famiglie, non e' si e' tenuto conto nemmeno in sede di confronto tra Stato e Regioni: sull'accordo nazionale raggiunto oggi non sembra infatti avere alcuna influenza la nullita' della cancellazione dei posti di lavoro (derivante dal dimensionamento) attraverso l'articolo 19, comma 4, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, dichiarato incostituzionale il 4 giugno scorso dalla Consulta".
Per questi motivi, il sindacato Anief ha deciso di "mantenere ancora aperti i termini per presentare ricorso contro la normativa che ha dato seguito al dimensionamento scolastico, obbligando l'amministrazione a privare di dirigente e Dsga in tutti quei casi in cui le iscrizioni degli studenti non superino quota 600 (400 nei casi di istituti situati in zone di montagna o nelle piccole isole): le adesioni ai ricorsi contro la riduzione inopinata della rete scolastica italiana, con tantissimi istituti chiusi o accorpati, saranno quindi accettate da tutti i dirigenti scolastici e i Dsga perdenti posto fino a martedi' 10 luglio compreso". Per produrre la propria adesione o per chiedere ulteriori chiarimenti, gli interessati potranno scrivere a dimensionamento@anief.net.
(Wel/ Dire)