"SERVONO STRUTTURE AMPIE E SPAZIOSE PER RIPRESA DELLE LEZIONI".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 22 giu. - "Non fate fare ai nostri studenti i doppi turni, quando sara' ora di ripartire con le lezioni a settembre". E' l'appello lanciato da Giorgio Siena, dirigente scolastico degli istituti "Luosi" e "Cattaneo" e del liceo "Pico" di Mirandola. La Regione Emilia-Romagna, infatti, ha proposto di occuparsi direttamente delle strutture provvisorie per la ripresa del prossimo anno scolastico nelle scuole rese inagibili dal terremoto che hanno subito i danni piu' gravi.
"L'idea di adottare prefabbricati anti-sismici o container e' buona, ma servono strutture ampie e spaziose se si vogliono evitare i doppi turni". L'istituto "Luosi" di Mirandola, la cui offerta formativa comprende il liceo, il tecnico e il professionale, in tutto ha 1.200 studenti. "Finale Emilia ne conta altri 1.500", spiega il dirigente. Come dire: o c'e' spazio per tutti oppure le scuole dovranno funzionare su 2 turni, sia la mattina sia il pomeriggio.
Ieri sera, intanto, all'incontro con i genitori e i ragazzi che il prossimo anno andranno in prima - che si e' tenuto nel centro operativo comunale allestito nelle scuole medie, cuore pulsante di tutto il paese - "c'erano 200 persone: molte famiglie erano al gran completo, con anche i figli piccoli appresso. Segno che la scuola e' ancora un punto di riferimento solido, anche nei momenti piu' difficili, che da' continuita' e fiducia nei confronti del futuro", commenta Siena. Il sito web dell'istituto "Luosi" di Mirandola e' tra quelli che hanno mantenuto una linea sobria durante questa fase d'emergenza. Alcune scuole superiori danneggiate dal sisma come il liceo scientifico "Morandi" o l'istituto tecnico "Calvi" (entrambi di Finale Emilia), invece, hanno pubblicato foto sull'home page, frasi come "Noi ci siamo!" o "Stiamo lavorando per ripartire", conti correnti per eventuali donazioni, ringraziamenti.
Per gli edifici inagibili che ospitano scuole per cui non e' ipotizzabile realizzare lavori di ripristino in tempo utile per l'avvio del prossimo anno scolastico si dovra' ricorrere a soluzioni temporanee e strutture provvisorie. "Per quanto possibile, si cerchera' di limitare il ricorso ai doppi turni", ha detto l'assessore provinciale all'Istruzione Elena Malaguti in una nota. L'assessore ha poi ricordato che "sono a carico dei Comuni e della Provincia le ristrutturazioni degli edifici scolastici poco lesionati o comunque recuperabili a breve, mentre per la ricostruzione vera e propria e le strutture temporanee la Regione ha proposto di occuparsene direttamente". Intanto, prosegue l'iniziativa di solidarieta' "Adotta una scuola" promossa dall'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna.
In due settimane sono arrivate 80 richieste da parte di istituti e associazioni di tutta Italia disposti a dare un aiuto concreto: dalla raccolta fondi all'ospitalita', dal gemellaggio alle borse di studio. Il lavoro di coordinamento dell'Ufficio scolastico regionale nelle province emiliane interessate dal sisma sta consentendo di individuare le necessita' delle singole scuole danneggiate. Per contribuire: adottaunascuola@istruzioneer.it.
(Wel/ Dire)