NIDI, DA REGIONE LAZIO 1,4 MLN PER FAMIGLIE ESCLUSE LISTE
POLVERINI: "AIUTO A GENITORI E SOSTEGNO A DONNE IN MONDO LAVORO".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 19 giu. - La Giunta regionale ha stanziato 1,4 milioni di euro per le famiglie a basso reddito con a carico figli tra zero e tre anni, rimaste escluse dalle liste degli asili nidi pubblici. Le risorse saranno erogate sotto forma di rimborso delle spese sostenute per l'iscrizione in strutture private o servizi alternativi, di cui saranno beneficiari i cittadini di 20 comuni del Lazio che hanno registrato maggiori criticita', tra cui la citta' di Roma.
"Si tratta di un provvedimento importante- ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini- soprattutto alla luce della difficile situazione in cui si trovano molte famiglie. Con le risorse che mettiamo a disposizione intendiamo dare una risposta immediata a chi oggi non ha accesso ai nidi pubblici e con maggiori spese deve ricorrere a strutture private o a servizi alternativi. Un aiuto per consentire ai genitori di conciliare al meglio la vita in casa ed il lavoro e soprattutto, per favorire la permanenza delle donne nel mondo del lavoro.
Questo provvedimento si affianca all'impegno gia' messo in campo dall'amministrazione regionale per la costruzione di nuovi nidi pubblici nel Lazio. Un tema delicato rispetto al quale abbiamo ritenuto di dover accelerare i tempi. Per questo abbiamo da poco approvato i progetti per la realizzazione di 31 nuove strutture che saranno costruite nel corso del prossimo anno e mezzo. Nel dettaglio il provvedimento si rivolge alle famiglie con un Isee uguale o inferiore a 35mila euro l'anno che per l'anno educativo 2012/2013 hanno sostenuto spese di un asilo nido privato o di un servizio alternativo autorizzato per la cura dei bimbi di eta' compresa fra i zero ed i tre anni.
Il contributo sara' erogato dal Comune di appartenenza in relazione alle spese effettivamente sostenute, per un massimo di 150 euro mensili e di 1.650 euro per l'intero anno educativo.
Oltre al Comune di Roma, il provvedimento interessa i Comuni di Alatri, Albano, Anzio, Aprilia, Ardea, Cerveteri, Cisterna, Civitavecchia, Fondi, Fonte Nuova, Formia, Ladispoli, Latina, Marino, Monterotondo, Nettuno, Pomezia, Velletri, Tivoli.
"I numeri delle liste di attesa- ha spiegato l'assessore regionale alle Politiche sociali, Aldo Forte- dicono chiaramente che la costruzione di nuovi nidi non puo' piu' essere la sola risposta. Bisogna investire in servizi e in strategie alternative. Per quanto riguarda i servizi, noi lo stiamo facendo con le 'tagesmutter', estendendo il servizio a tutto il Lazio con un investimento di 6 milioni di euro. Formeremo 400 nuove 'tagesmutter' che si prenderanno cura di circa 1.500 bambini, quelli che di fatto rimangono esclusi dagli asili nido. Sul versante delle strategie bisogna accelerare sull'applicazione nei Comuni della nuova normativa regionale come avviene in tante regioni virtuose d'Italia. Una risposta immediata e a costo zero che solo su Roma permetterebbe a circa 800-900 bambini in piu' di poter andare all'asilo nido. Nel Lazio parliamo di altri 4mila bambini".
(Mel/ Dire)
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