UNO DEI GENITORI HA DECISO DI DENUNCIARE PER DISCRIMINAZIONE LA DIREZIONE DIDATTICA.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 15 giu. - La vicenda di Borgomanero, comune del novarese in cui sono stati esclusi dalla scuola materna i bambini non italiani per carenza di posti, finisce in tribunale. Uno dei genitori, L.D., sostenuto dall'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), ha deciso infatti di denunciare per discriminazione la direzione didattica di Borgomanero. Oggi nel palazzo di giustizia di Novara verra' presentato il ricorso. Secondo gli avvocati Alberto Guariso e Massimo Pastore la delibera con cui il Consiglio di circolo ha adottato il criterio della cittadinanza italiana per l'ammissione dei bambini alle scuole materne (vedi lanci del 11 giugno 2012) e' innanzitutto contrario all'articolo 34 della Costituzione che stabilisce che "la scuola e' aperta a tutti". Per questo chiedono che il giudice intervenga con una procedura d'urgenza e ordini alla direzione didattica di Borgomanero di revocare la delibera.
Nel ricorso i due legali sostengono che quanto sta succedendo a Borgomanero e' contro anche a diverse norme della legislazione italiana, europea e internazionale. In particolare si stanno violando l'articolo 38 del testo unico sull'immigrazione (dlgs 286/98), in cui si prevede che "i minori stranieri presenti sul territorio sono soggetti all'obbligo scolastico", e l'articolo 45 del regolamento di attuazione del testo unico sull'immigrazione che specifica che "i minori stranieri hanno diritto all'istruzione nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani". I bambini sono poi tutelati dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo e dalla Convenzione contro la discriminazione nell'educazione adottata dall'Unesco che "prevedono l'obbligo di accordare la parita' di trattamento tra stranieri e cittadini in materia di accesso all'istruzione", scrivono i legali. Infine c'e' la Carta europea dei diritti fondamentali. Guariso e Pastore precisano inoltre che la scuola dell'infanzia "seppur non obbligatoria" fa parte "del sistema scolastico nazionale" e pertanto una direzione didattica non puo' rifiutare l'iscrizione di un bambino, anche se e' straniero.
(Wel/ Dire)