OK DELLA CAMERA A STUDIO INNO MAMELI A SCUOLA, LA LEGA VOTA NO
VIA LIBERA ANCHE A GIORNATA 'UNITÀ NAZIONALE', SARÀ IL 17 MARZO.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 15 giu. - Con il voto contrario della Lega Nord e' passata in commissione Istruzione alla Camera la legge che, a partire dal prossimo anno scolastico, prevede lo studio dell'Inno di Mameli in classe. La commissione aveva chiesto la sede deliberante e, quindi, il testo ora andra' direttamente al Senato senza passare per l'aula.
La legge (che porta la firma della deputata Pdl Paola Frassinetti e della collega del Pd Maria Coscia) prevede anche l'istituzione della 'Giornata dell'Unita' nazionale" che si celebrera' ogni 17 marzo. Nessun effetto sulle ferie, non sara' un giorno di vacanza. Ogni anno pero' in quella data ci saranno momenti di riflessione e approfondimento sul tema a partire dalle scuole. Risolta anche la querelle sull'inno sollevata nel gruppo misto da Karl Zeller, deputato del Sud Tirolo eletto nella lista Sudtiroler Volkspartei, che aveva detto "no" all'inno in classe nelle aree dove ci sono minoranze linguistiche. Per queste aree ci sara' la possibilita', di "dare applicazione alla legge" seguendo l'articolo 6 della Costituzione che difende le minoranze stesse. Il testo e' arrivato all'ok dopo piu' di un anno di gestazione. Ma la Lega ha comunque deciso di votare contro "probabilmente per partito preso- commenta Frassinetti- visto che nell'Inno si cita Legnano e nel loro simbolo c'e' Alberto Da Giussano. È evidente che non conoscono il nostro inno". "La legge prevede un unico articolo- spiega Maria Coscia, capogruppo del Pd in commissione Istruzione e cofirmataria del testo unificato- che unisce la mia proposta sul 17 marzo e quella di Frassinetti sull'inno di Mameli. La conoscenza di quest'ultimo sembra un dato acquisito ma non e' cosi'. Si tratta di far conoscere la nostra storia ai ragazzi attraverso quelle parole". La tv ha reso celebri le immagini dei nostri campioni della nazionale che ricordano l'inno a malapena.
In futuro scene cosi' dovrebbero essere un cattivo ricordo.
"La legge ovviamente- chiude Frassinetti, che da mesi si batte per l'approvazione- non obbliga nessuno a cantare l'inno come e' stato detto da qualcuno. Si tratta di un approfondimento che sara' fatto nell'ambito della materia 'Cittadinanza e Costituzione'". La legge entra in vigore dal prossimo anno scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria alle superiori. Il testo riconosce "il giorno 17 marzo, data della proclamazione in Torino, nell'anno 1861, dell'Unita' d'Italia, quale 'Giornata dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera" per "consolidare l'identita' nazionale. La Giornata non sara' di ferie o vacanza. La legge non prevede "nuovi oneri" per lo Stato.
(Ami/ Dire)
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