"STOP A INVESTIMENTI È STATO UN VERO E PROPRIO SUICIDIO".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 1 giu. - "Occorre archiviare la stagione dei tagli indiscriminati e prevedere un piano pluriennale di investimenti" spiega Manuela Ghizzoni (Pd), neo presidente della commissione Cultura della Camera, intervistata dalla Dire (anche su www.dire.it).
Prima la presidenza era Pdl, in questa fase politica passa al Pd. Presidente Ghizzoni, quali le priorita' per il suo nuovo incarico? "Premetto che sono felice per la convergenza raggiunta dai gruppi parlamentari sul mio nome. La sostanziale unanimita' che si e' determinata consentira' di ricercare la piu' ampia condivisione sui tanti provvedimenti che dovremo affrontare in quest'ultimo periodo della legislatura: dalla scuola, ai beni culturali, allo sport, alla legge sullo spettacolo dal vivo, all'editoria. Tutte tematiche molto importanti che incidono fortemente sulle possibilita' di crescita del paese".
La scuola, l'universita', sui media si parla dei nostri 'cervelli' in fuga. Che cosa si puo' fare, subito, adesso per arrestare il nostro impoverimento? "Occorre archiviare la stagione dei tagli indiscriminati a settori cosi' fondamentali e prevedere un piano pluriennale di investimenti che possa aprire il nostro sistema della conoscenza. L'intenazionalizzazione e' fondamentale, dobbiamo quindi prevedere politiche attrattive nei confronti dei giovani talentuosi non italiani e interventi concreti per trattenere i nostri. Si tratta in sostanza di invertire rotta rispetto ai tagli del passato e salvaguardare il grande investimento in conoscenza che altrimenti andrebbe disperso all'estero. Disinvestire in istruzione, universita' e ricerca e' stato un vero e proprio suicidio. La prossima legge di bilancio dovra' sancire definitivamente questo principio".
La crisi, i tagli: i primi a cadere molte volte sono i settori culturali. Destino segnato? "La scelta dei tagli e' stata una scelta politica, non certo tecnica. Si potevano raggiungere i medesimi obiettivi di bilancio con soluzioni diverse e soprattutto su altri capitoli di spesa. Ritengo irrinunciabile il potenziamento degli investimenti nei settori culturali: all'Italia di oggi spetta l'onere e l'onore di tutelare e valorizzare il proprio patrimonio culturale, storico e artistico. Anche perche' ogni euro che verra' investito in questi settori avra' un elevato effetto moltiplicativo. Sono sempre piu' numerosi gli studi che dimostrano che la cultura fa da volano a molti altri settori del nostro sistema economico. Potremmo veramente essere un modello da imitare. Ma questo e' un discorso che va oltre il mio nuovo incarico. In ogni caso, non manchero' di stimolare il dibattito e il dialogo con il governo. Anche perche' le sfide che ci attendono sono moltissime".
Una in particolare? "Beh vede, in questi giorni non si puo' non pensare a quanto dovremo fare per i territori colpiti dal terremoto. La commissione fara' certamente la sua parte per aiutare e sostenere il governo nelle scelte per la ricostruzione del patrimonio storico artistico e dell'edilizia scolastica con l'ambizione, nell'ultimo caso, che a settembre l'anno scolastico possa iniziare regolarmente anche in quei territori. Io provengo proprio da quelle zone martoriate e sento un particolare senso del dovere verso quelle comunita'".
Sentira' in commissione alte personalita' della cultura per individuare non solo i problemi ma anche le soluzioni? "Le modalita' di lavoro verranno condivise con tutti i gruppi, e' chiaro pero' che il confronto con il mondo della cultura e', di per se, fondamentale e cerchero' di stimolarlo anche per sanare la frattura che errare politiche del passato hanno indubbiamente creato. Peraltro non e' una novita' per la commissione cultura di aprirsi ai contributi esterni, all'ascolto delle opinioni dell'eccellenza del nostro Paese".
(Npe/ Dire)