(DIRE - Notiziario minori) Roma, 1 giu. - Si ripete due volte l'anno, ormai da 20 anni, il miracolo della solidarieta' attiva e dell'amicizia che vede protagoniste le famiglie sarde che accolgono nelle loro case i bambini della Bielorussia nell'ambito del progetto Chernobyl. Nonostante siano trascorsi 26 dal Disastro di Chernobyl, l'accoglienza dei bambini, rimane un efficace strumento di solidarieta' e prevenzione sanitaria. Un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi, con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula dell'organismo dei bambini. La Centrale Nucleare di Chernobyl pur trovandosi in Ucraina ha riversato in Bielorussia oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito.
Il ponte aereo dell'amicizia e della solidarieta' continuera' da oggi per i prossimi mesi, con arrivi a Cagliari ogni primo giorno del mese. I bambini saranno ospitati da famiglie residenti in tutte le province sarde.
(Wel/ Dire)