STUDIO DELL'ISTITUTO DI FISIOLOGIA CLINICA DEL CNR DI PISA.
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 1 giu. - Piu' di tre studenti su cinque tra quelli delle scuole medie superiori che ammettono di far uso di cocaina ed eroina spendono oltre 50 euro al mese per procurarsi le sostanze illecite. E' quanto emerge dall'indagine Espad Italia sul consumo di alcol e altre sostanze nella popolazione scolastica del 2011, condotto dall'istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa. Secondo lo studio, infatti sono il 62,9% quelli che spendono tale cifra tra i consumatori di cocaina, il 65,7% per i consumatori di eroina. Tra i consumatori di cannabis, invece, a spendere piu' di 50 euro al mese e' uno studente consumatore su quattro. Dalla ricerca emerge anche una differente distribuzione territoriale dei consumi.
"Nelle regioni del Centro Nord e del Centro Sud e' particolarmente diffuso il consumo di cannabinoidi, stimolanti (ecstasy, anfetamine, ghb) e allucinogeni- spiega lo studio- Proprio i consumi di allucinogeni insieme a quelli di cocaina rappresentano un esempio della "mobilita'" delle sostanze nel territorio". Cambiano nell'ultimo anno, infatti, gli scenari della diffusione delle sostanze stupefacenti. "I consumatori di cocaina aumentano nelle regioni del centro e del meridione- spiega lo studio- Si puo' ipotizzare quindi che il mercato legato alla cocaina sia momentaneamente saturo al Nord e quindi sposti i propri investimenti verso Sud. Analogo percorso si delinea per l'uso di stimolanti, attualmente presente in modo particolare in Emilia-Romagna e Toscana".
Per quanto riguarda la cannabis, invece, si registrano prevalenze piu' alte di consumatori nelle regioni del Centro Nord, soprattutto in Toscana, Liguria, Umbria, Lazio e Lombardia, a cui si aggiunge la Sardegna. La diffusione di eroina, invece, "interessa particolarmente tutte le regioni del Centro-Sud ad eccezione delle Marche. Gli studenti e le studentesse residenti nell'Italia meridionale sono tra coloro che ne fanno piu' uso: in Puglia, Basilicata, Molise, Campania e Calabria sono oltre l'1,4%. In tutte le regioni del nord invece, il fenomeno appare piu' circoscritto con i consumi compresi nella media nazionale". Per quanto riguarda la cocaina, invece, la prevalenza di consumatori pare particolarmente concentrata nel Centro-Sud. "Un dato in controtendenza rispetto a quanto avveniva negli anni passati dove i consumi piu' sostenuti spettavano alle regioni del nord. La quota piu' alta si registra in Basilicata dove il 3% ha risposto di averne fatto uso. Seguono Sardegna e Umbria con il 2,9%, Lazio e Abruzzo con il 2,8%".
Per quanto riguarda il consumo di allucinogeni da parte della popolazione studentesca in Italia, l'indagine mostra come e' prevalente nelle regioni dove in precedenza era elevato l'uso di cocaina, cioe' al Nord. "Nella zona nord occidentale della penisola si registrano consumi al di sopra del valore medio nazionale (2,7%). In Valle d'Aosta, Lombardia, Piemonte e Liguria insieme al Friuli-Venezia Giulia e Umbria, le quote oscillano intorno al 2,9%. Anche nel resto delle regioni del Centro-Nord l'uso di allucinogeni e' superiore alla media del Paese; gli studenti e le studentesse residenti nell'Italia meridionale pare siano invece i soggetti meno coinvolti nell'uso di queste sostanze". Per quanto riguarda, infine, gli stimolanti, gli studenti che maggiormente riferiscono consumi superiori alla media nazionale (2,4%), sono residenti nelle regioni del centro Italia. "Emilia-Romagna, Toscana, Umbria insieme a Molise e Basilicata riportano quote intorno al 2,5%. Subito dopo troviamo alcune regioni del Nord (Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria) e del Centro-Sud (Marche, Abruzzo e Sardegna) andando a disegnare una distribuzione meno definita in confronto a quanto accade per il consumo di altre sostanze illegali".
(Wel/ Dire)