(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 gen. - Lo sport solo per i
piu' piccoli, un giovane su cinque fuma, il rapporto con l'alcol
e' sempre a rischio, soprattutto tra i maschi. Sono alcuni dei
passaggi legati allo stile di vita dei giovani, emersi dal primo
'Libro bianco 2011. La salute dei bambini', analisi dello stato
di salute della popolazione pediatrica italiana fino a 18 anni di
eta', e della qualita' dell'assistenza sanitaria nelle Regioni
italiane ricevuta da questa importante fetta di popolazione.
Pubblicato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni
Italiane, che ha sede presso l'Universita' Cattolica di Roma, in
collaborazione con la Societa' italiana di pediatria (Sip).
L'attivita' sportiva, quindi, tra i piu' grandi e' praticata
soprattutto in modo saltuario ed e' comunque scelta soprattutto
tra i maschi sia in adolescenza che una volta compiuti i 18 anni.
SPORT: Nel 2010 le quote piu' elevate di bambini/giovani che
praticano sport in modo continuativo si riscontrano, in generale,
nella classe di eta' 6-17 anni e, in particolare, tra gli 11-14
anni (56,3%). Lo sport praticato in modo saltuario, invece,
registra percentuali piu' alte tra i 18-19 anni (14,5%) anche se
presenta un incremento al crescere dell'eta'. Dal 2003 al 2010 e'
cresciuta la quota di bambini che praticano sport in modo
continuativo, a eccezione della fascia di eta' 15-17 anni che
presenta un decremento sia pure minimo (-2,3%). È invece in
diminuzione la pratica di sport in modo saltuario, mentre cresce
il numero di sedentari, a eccezione delle classi 3-5 e 6-10 anni
(rispettivamente, -5% e -13,6%). Il Rapporto evidenzia forti
differenze tra i due sessi: i livelli di pratica sportiva sono
molto piu' alti fra i maschi, fa sport abitualmente il 55,7% dei
maschi tra 15-17 anni contro il 36,9% delle coetanee, il 50,6%
dei maschi tra 18-19 anni contro il 23,9% delle coetanee.
SEDENTARIETÀ: i partecipanti che dichiarano di guardare la
televisione almeno 2 ore al giorno sono il 44,2% dei maschi e il
36,5% delle femmine undicenni, il 54,7% dei maschi e il 53,7%
delle femmine tredicenni e il 55,3% dei maschi e il 54% delle
femmine quindicenni. Per quanto concerne l'attivita' fisica,
dalle analisi emerge che i ragazzi di 15 anni (47,5% dei maschi e
26,6% delle femmine) svolgono meno attivita' fisica rispetto ai
tredicenni (50,9% dei maschi e 33,7% delle femmine) e agli
undicenni (47,6% dei maschi e 35,3% delle femmine). La differenza
e' ancora piu' evidente nelle femmine, che svolgono meno
attivita' fisica dei compagni maschi in tutte le tre fasce di
eta' oggetto di studio. Questo dato, che gia' ci vedeva al 32°
posto rispetto agli altri Paesi nell'indagine internazionale del
2006, evidenzia uno scarso livello globale di attivita' fisica
nei nostri ragazzi.
GIOVANI E IL FUMO: È un rischio per oltre 1 giovane su 5. Maglia
nera alla Sardegna, promossa la Calabria che ha la minore quota
di giovani fumatori in Italia - Sono ancora troppi i giovani che
fumano, infatti nel 2010 complessivamente la quota di fumatori
di 15-24 anni e' pari al 21,5%. Si noti pero' che, rispetto
all'anno 2000, si e' riscontrata una lieve diminuzione (-1,8%).
Riduzioni consistenti si registrano a livello regionale in
Calabria (-42,1%), Friuli Venezia Giulia (-28%), Valle d'Aosta
(-23,7%) e Toscana (-17,8%). Alcune regioni, pero', presentano un
trend opposto, cioe' in aumento. Nello specifico, gli incrementi
maggiori si sono osservati in Sardegna (+29,1%), nelle Marche
(+26,9%) e in Campania (+11,1%). Nel 2010 le regioni con il
numero piu' alto di giovani fumatori sono la Sardegna (29,7%), le
Marche (26,4%), il Trentino-Alto Adige (25,7%) e la Lombardia
(25,1%), mentre i valori minori si riscontrano in Calabria
(11,3%), Valle d'Aosta (14,8%), Puglia (17,8%) e Campania (18%).
GIOVANI E L'ALCOL: Nel 2010 la prevalenza di coloro che hanno
consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno e' pari al 76%
dei maschi e al 59,8% delle femmine di 18-19 anni. I maschi
bevono piu' delle femmine in tutte le classi di eta' considerate,
per di piu' i ragazzi assumono piu' delle ragazze comportamenti a
rischio superando la soglia di consumo 'moderato' o addirittura
lasciandosi andare al binge drinking. È definita moderata una
quantita' giornaliera di alcol equivalente a non piu' di 2-3
Unita' Alcoliche, cioe' 36 grammi, per l'uomo, non piu' di 1-2
Unita' Alcoliche, cioe' 24 grammi, per la donna. Un'Unita'
Alcolica corrisponde a circa 12 grammi di etanolo; una tale
quantita' e' contenuta in un bicchiere piccolo (125 ml) di vino
di media gradazione, o in una lattina di birra (330 ml) di media
gradazione o in una dose da bar (40 ml) di superalcolico.
I maschi di 18-19 anni che adottano comportamenti di consumo a
rischio (consumo non moderato) e di quelli che "buttano giu'"
tutti in una volta sei bicchieri di alcolici (binge drinking)
sono rispettivamente il 22,9% e il 22%. Anche le coetanee non
scherzano: l'11,6% di loro beve in modo esagerato fino al binge
drinking.
(Gas/ Dire)