SCUOLA, MENSA TAGLIATA A SOMMA LOMBARDO, SINDACO: INEVITABILE
CHI NON PAGA POI MANDA IL FIGLIO CON IL CELLULARE....
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 gen. - "Fare i furbi proprio
no. Abbiamo cercato di andare incontro alle famiglie, abbiamo
offerto loro l'aiuto anche per coprire il 100% della retta. Ma
quando abbiamo visto i figli delle famiglie morose presentarsi a
scuola quotidianamente con le figurine o con il cellulare abbiamo
capito che non era il caso di andare oltre". Guido Pietro Colombo
e' il sindaco di Somma Lombardo, guida una giunta di centrodestra
che, fatti due conti, ad ottobre scorso ha iniziato a cercare di
capire come intervenire per risolvere disavanzi dovuti ai mancati
pagamenti delle mense scolastiche del Comune: si parla di
materne, elementari, medie e superiori e di cifre fino a "50.000
euro. Ma non solo- spiega il sindaco alla Dire- A gennaio siamo
arrivati fino a circa 80-90mila euro. In qualche modo il problema
andava risolto, inevitabilmente".
Da qui, spiega il sindaco, i contatti nei confronti delle
famiglie morose per cercare di risolvere i problemi: "Abbiamo
chiesto loro di presentarsi in Comune per farci sapere se
avessero difficolta'- spiega- Ma ci sono tornate indietro 50
raccomandate, al telefono non ci hanno risposto". L'auspicio del
sindaco era quello di ottenere risposte del tipo "'provvedero'',
oppure 'non ce la faccio', 'ho dimenticato, possiamo
dilazionare'? E invece niente. È inaccettabile- continua- Poi se
ci aggiungiamo il fatto che parlando con professori e insegnanti
abbiamo scoperto che i bambini di quelle famiglie o si
presentavano a scuola regolarmente con il cellulare, anche alle
elementari, o con pacchetti di figurine, abbiamo deciso di
operare questo intervento".
E cosi' dal primo febbraio "la mensa sara' vietata a chi non
paga- dice- e non facciamo come altri Comuni nelle vicinanze che
hanno scelto di dare acqua e panino a chi non paga. Non possiamo
mettere nella stessa stanza chi paga e chi no, chi mangia un
pasto completo e chi mangia solo un panino. Sarebbe una
discriminazione. Quello che faremo e' non farli entrare a mensa.
Chiederemo ai genitori che inseriremo in una lista che sara'
usata con la massima discrezione e nel rispetto della privacy di
riprendersi i figli prima di pranzo per poi riportarli nel
pomeriggio. Lo stesso, pero', non potremo fare con quelli della
scuola materna. In quel caso troveremo un'altra soluzione".
All'annuncio degli interventi, poi, il sindaco Colombo rivela:
"Abbiamo incassato, in pochissimi giorni, circa 15mila euro-
spiega con un sorriso amaro- La reazione della gente? Nessuno ha
detto niente in contrario, almeno fino ad ora". Ma, sottolinea,
non si pensi che "ci siano extracomunitari tra quelli che non
pagano. Anzi: sono famiglie agiate, che stanno bene. Solo che
dimenticano di pagare... E ora? Non lo so, credo che interverra'
Equitalia. Sicuramente andremo avanti fino a quando i conti non
saranno sanati".
(Gas/ Dire)
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