INTERNET NON VA DEMONIZZATO, IMPORTANTE UN ACCESSO SICURO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 gen. - "Il problema non e'
internet, ma sono gli abusi sui minori. Demonizzare internet non
credo sia corretto". A parlare e' Patrizia Faustini (Centro di
ricerca Innocenti dell'Unicef), a proposito degli ultimi fatti di
cronaca con al centro minori vittime di abusi da parte degli
adulti. In gran parte dei casi il mezzo usato dall'orco di turno
e' proprio il web. "Ma quello che noi vorremmo non e' certo la
demonizzazione di internet- spiega- Al contrario va garantito ai
ragazzi un accesso sicuro al mondo virtuale, e' un loro diritto.
Ma l'abuso sui minori partendo dalla rete purtroppo e' un
fenomeno che dura, che esiste: sono stati rilevati nel 2010 circa
16.700 casi. Sono cifre alte, non c'e' dubbio". Ma, ribadisce
Patrizia Faustini, "la soluzione non puo' essere quella di
restringere l'accesso a internet- spiega- Sicuramente pero'
bisogna garantire ai ragazzi di poter accedere al web in tutta
sicurezza".
In tal senso "la Comunita' europea e' stata un attore
lungimirante per l'autoregolamentazione come mezzo di
salvaguardia dei ragazzi 'online'". Per fare un esempio, nel
febbraio del 2007 "alcuni operatori di telefonia mobile,
fornitori di servizi internet in Europa, hanno stipulato un
protocollo europeo per l'uso protetto dei telefoni cellulari da
parte di ragazzi e teenager. Nel giugno 2010, 25 Paesi
dell'Unione europea hanno dato vita ad un codice di condotta.
Insomma ci sono delle buone pratiche che fanno in modo che si
lavori in questo senso, quello della sicurezza, senza pero'
restringere i diritti dei ragazzi di poter usufruire liberamente
di un mezzo come internet".
Quando parliamo di un sistema di protezione per i ragazzi,
sottolinea Faustini, "ci riferiamo ad un qualcosa di complesso. I
ragazzi devono essere messi a conoscenza dei rischi. Va poi
rimossa l'impunita per gli abusi online, ci sono paesi che
definiscono lo sfruttamento in un modo, chi in un altro.
Serve un accordo, un modo di interpretare gli abusi oltre i
confini dei vari Stati. Altro aspetto e' avere la collaborazione
di chi lavora nel mondo di internet, con un controllo e una
riduzione di occasioni offerte ai ragazzi. L'accordo dell'Ue con
i gestori di telefonia mobile ne e' un esempio". Infine la
rappresentante dell'Unicef sottolinea l'importanza di "un
supporto e della protezione alle vittime".
(Gas/ Dire)