(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 gen. - Parte una petizione on
line per riaprire il tavolo sull'autismo e sulle linee guida
predisposte dall'Iss. A rilanciare l'iniziativa e' l'IdO,
Istituto di Ortofonologia di Roma. Il 26 gennaio, si legge
nell'appello, "sono state presentate a Roma le linee guida per
l'autismo che raccomandano alle Regioni, come unico strumento
terapeutico, l'adozione della tecnica neo-comportamentale ABA
(Applaied Behaviour Analysis) derivata dal metodo Lovaas. Nella
metodologia utilizzata dal panel sono stati presi in
considerazione unicamente gli studi appartenenti all'ambito
neo-comportamentale a favore del metodo ABA, soprattutto in
Scozia e negli Stati Uniti, escludendo tutta la bibliografia
riguardante approcci diversi sia delle stesse nazioni che di
altre. Sono state, quindi, escluse tutte le esperienze cliniche
italiane ed estere che si rivolgono all'individuo nella sua
complessita' e che utilizzano metodologie diverse per validare i
propri studi". Da cio' deriva "il fatto che in ambito clinico si
imporra' l'attuazione di una sola linea di trattamento senza
possibilita' di scelta ne' da parte del paziente, ne'
dell'operatore. Tale posizione unilaterale, totalmente carente
sia sul piano scientifico che su quello clinico, non appare
adeguata ad affrontare un problema complesso come quello
rappresentato dall'autismo e non tiene conto della pluralita' che
anima lo scenario culturale".
"Appare irrispettoso- spiega l'appello- oltre che scorretto,
escludere dal dibattito tutti gli approcci diversi da quello neo
comportamentale, definendo scientifico il solo metodo preso in
esame perche' utilizza strumenti di tipo quantitativo e
parcellizzato che consentono piu' facili catalogazioni. Senza
entrare nel merito delle carenze riscontrabili nella metodologia
utilizzata e apprezzando comunque l'intento di fare un po' di
luce su una situazione clinica tanto discussa, e' doveroso
riaprire il dibattito per includere i recenti risultati della
ricerca nell'ambito della psicologia dell'eta' evolutiva che
pongono l'affettivita' alla base dello sviluppo cognitivo e per
consentire a tutte le autorevoli voci scientifiche italiane di
esprimere la propria posizione teorica e clinica in materia di
autismo". E' inoltre "fondamentale affrontare e non eludere il
problema della diagnosi per poter accertare la reale presenza del
disturbo, le sue diverse manifestazioni e la gravita' della
sintomatologia all'interno della disomogenea categoria dei
disturbi dello spettro autistico. Cio' al fine di identificare
l'intervento piu' proficuo in base alle potenzialita' del singolo
bambino e non agli strumenti dell'operatore e per definire
realmente l'efficacia della terapia, tenuto conto che modalita'
diagnostiche non omogenee non consentono conclusioni scientifiche
adeguate. Se non si apre un dibattito che favorisca un confronto
tra i vari approcci teorico-clinici, si assistera' all'esercizio
di un monopolio che minera' alla base la liberta'
dell'operatore di scegliere la cura in base al proprio
orientamento e alla gravita' del disturbo, e quella del paziente
di condividere il progetto terapeutico. In riferimento a tutto
cio', viste le dichiarazioni rilasciate da molti esponenti del
mondo scientifico e in considerazione di tutti gli anni che la
nostra formazione, sia pur nella sua diversita', ha richiesto,
abbiamo deciso di non far passare inosservato tale avvenimento e
di chiedere lo stesso rispetto per tutte le altre linee di
pensiero che tanto hanno contribuito all'evoluzione di costrutti
teorici e al raggiungimento di risultati clinici. Tale unita' di
intenti, che sappia andare oltre la singola specificita' per
garantire un approccio completo all'individuo, si rende
necessaria in questo momento storico non solo per l'autismo ma
anche per tante diverse patologie che si troverebbero ad essere
affrontate con la stessa unica tecnica validata con la medesima
modalita'. Per avviare il procedimento di riapertura delle linee
guida si richiedono, dunque, i consensi di tutti coloro che, pur
nella specificita' della propria formazione, riconoscono la
centralita' degli affetti, delle emozioni e della relazione nello
sviluppo e nella strutturazione di una patologia tanto
complessa". Per aderire alla petizione basta inviare un'email
all'indirizzo ufficiostampa@ortofonologia.org
(Com/Ami/ Dire)