DA OTTOBRE A DICEMBRE 2011 ARRIVATI SULLE COSTE 70 AL MESE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 gen. - Ogni stagione ha il
suo sbarco. Dopo gli immigrati da Tunisia e Libia, e' ora il
tempo soprattutto degli egiziani. In particolare di minori non
accompagnati: da ottobre a dicembre 2011 ne sono arrivati, sulle
coste calabresi e pugliesi, 212, circa 70 al mese. Da gennaio a
settembre ne erano sbarcati su tutte le coste italiane, compresa
Lampedusa, 274, in media 30 al mese. "E' la poverta' che li
spinge a intraprendere questo viaggio-spiega Carlotta Bellini,
responsabile Protezione minori di Save the children- Provengono
dalle zone piu' povere del Paese nordafricano". Finita
l'emergenza degli sbarchi a Lampedusa, la rotta piu' battuta
adesso e' quella che porta dall'Egitto alla Puglia o alla
Calabria: negli ultimi tre mesi dell'anno appena trascorso sono
giunti 460 minorenni: oltre agli egiziani, che sono il gruppo
piu' numeroso, sui barconi c'erano in particolare afghani (190) e
bengalesi (19).
In Italia questi adolescenti, pero', incontrano enormi
difficolta' a trovare un lavoro e a integrarsi. Molti rischiano
di essere reclutati dalla criminalita' o di essere vittime di
sfruttamento. Save the children ha avviato, insieme alla ong
"Youth and population for development", una campagna di
informazione in Egitto con un video realizzato da cinque giovani
egiziani per mettere in guarda i loro coetanei dai rischi che
comporta l'immigrazione irregolare. Il video "Italianaire" (si
puo' vederlo su www.savethechildren.it) e' un simpatico
alternarsi di interviste a giovani che hanno gia' attraversato il
mediterraneo per arrivare sulle coste italiane con un cartoon in
cui un intervistatore pone a un ragazzino egiziano domande sul
Belpaese. "Spesso hanno un'idea dell'Italia falsata dai racconti
enfatici dei migranti di ritorno -aggiunge Carlotta Bellini-, che
tendono a nascondere le difficolta' incontrate e le dure
condizioni di vita sopportate. E cosi' pensano che in Italia
lavoro e soldi siano alla portata di tutti, il video cerca di
smontare queste illusioni". Il filmato e' anche accompagnato da
alcune raccomandazioni come "Non partire in barca: e' pericoloso,
in barca non hai diritti" o "Non ti fidare dello scafista!".
(Wel/ Dire)