(DIRE) Roma, 27 gen. - Il coinvolgimento in atti di bullismo
rappresenta un fattore di rischio legato a problemi di carattere
sociale, emotivo e psicologico, e i comportamenti aggressivi
aumentano la probabilita' di rifiuto da parte dei coetanei,
abbandono scolastico, delinquenza minorile. Inoltre, sembrerebbe
che gli adolescenti coinvolti in comportamenti aggressivi abbiano
maggiori probabilita' di utilizzare alcol, sigarette e marijuana.
Uno studio condotto dai ricercatori della Ohio State
University ha esaminato la prevalenza di tali comportamenti in
studenti delle scuole medie e superiori. L'indagine ha coinvolto
oltre 74.000 studenti che hanno risposto ad un questionario
anonimo. La maggior parte degli studenti di scuola media non
risultava coinvolto in atti di bullismo, ne utilizzava sostanze.
Tuttavia, i "bulli" erano caratterizzati dalle percentuali piu'
alte di consumo di sostanze: il 10,5% usava sigarette, il 14,8%
alcol e l'11,4% marijuana, evidenziando una relazione
significativa tra i due comportamenti. La situazione era molto
simile anche tra gli studenti delle scuole superiori: il consumo
di sostanze e gli atti di bullismo risultavano correlati.
Infatti, i "bulli" si caratterizzavano per le percentuali piu'
alte d'uso di sigarette (25,8%), di alcol (52,6%) e di marijuana
(31,7%). La correlazione tra bullismo e uso di sostanze
suggerisce che i giovani coinvolti in un comportamento deviante
sono piu' propensi ad essere coinvolti in altri comportamenti a
rischio. I programmi di prevenzione e di intervento precoce
dovrebbero tenere presente tali relazioni per affrontare con
strategie piu' efficaci le conseguenze negative derivanti da tali
comportamenti.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)