(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 gen. - Ottocentomila persone
in Italia ne sono dipendenti, altri 2 milioni sono a rischio, un
'giro' che attira anche il 13% degli under 18. Stiamo parlando
del gioco d'azzardo, industria che nel nostro Paese fattura 76
miliardi di euro all'anno, ben il 4% del totale del Pil, cifra
che porta l'Italia a essere la prima nazione europea e la terza
nel mondo in questa 'classifica'. La regione con il fatturato
legale piu' alto sul gioco d'azzardo e' la Lombardia, seguita
dalla Campania e, a completare il podio, dal Lazio, con 1,6
miliardi annui.
È proprio questo che ha indotto la Provincia di Roma, ente sul
cui territorio - Capitale compresa - insistono i numeri record di
50 mila slot machine e 294 sale giochi, il 12% del totale
italiano, ad avviare la campagna informativa 'Non farti prendere
dal gioco d'azzardo', iniziativa contro la ludopatia che, in
collaborazione con l'associazione Archi d'arte, raggiungera'
circa 3 mila studenti di 20 istituti secondari del territorio
provinciale, per un totale di 60 ore di lezione per combattere i
pericoli della dipendenza, del sovraindebitamento da gioco e
della pubblicita' ingannevole, fino a quello dell'usura.
A presentare l'iniziativa sono stati questa mattina, a Palazzo
Valentini, il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, e
l'assessore alla Tutela dei consumatori e Lotta all'usura, Serena
Visintin, insieme al presidente di Archi d'arte, Rosella
Brecciaroli, e al direttore generale della Provincia, Antonio
Calicchia.
Ogni cittadino italiano, ha detto Visintin ricordando i dati
diffusi nelle scorse settimane dall'associazione Libera, "spende
mediamente 1.260 euro all'anno tra slot, gratta e vinci e
scommesse. Attorno al mercato legale, pero', c'e' un fatturato
illegale di 10 miliardi annui, a cui partecipano 41 clan tra
mafia, 'ndrangheta e altri, basti pensare che la Finanza ha
raccolto ed evidenziato oltre 8 mila irregolarita', tra
manomissione delle macchinette, scommesse clandestine e mancato
divieto di gioco ai minori". Roma, ha continuato l'assessore, "ha
il triste primato di slot e sale da gioco, con Appia, Tuscolana e
Re di Roma le zone piu' 'affollate'. Ormai quando chiude
un'attivita' commerciale apre una sala giochi". Quello del gioco
d'azzardo, ha sottolineato Visintin, "e' ormai un fenomeno serio
e importante, la Provincia ha fatto questa scelta e a breve
inizieremo una campagna importante, in cui i ragazzi
parteciperanno a corsi tenuti da persone che hanno vissuto questo
dramma ed esperti che daranno loro informazioni ed esperienza per
evitare lo sviluppo del disagio della ludopatia, un problema non
solo psicologico ma anche fisico, perche' da' un'assuefazione
simile a quella dell'alcolismo".
Secondo Zingaretti, "per affrontare questo nuovo problema
bisogna innanzitutto ammetterne l'esistenza e la gravita' e poi
guardare in faccia senza paura questo dramma. Auspico che questa
lotta diventi uno degli obiettivi e dei compiti anche delle
istituzioni, che devono uscire dall'apatia della pigrizia e
intervenire, affrontando questo tema di etica e lavoro - se sono
disoccupato cerco guadagni facili - e offrendo ai ragazzi luoghi
d'aggregazione e relazioni sane".
Ormai, ha aggiunto il presidente, "a Roma ci sono piu' locali
per il gioco d'azzardo che distributori di bevande, c'e' stato un
'laissez-faire' che ha coinvolto il Paese, permettendo una tale
diffusione da rendere difficoltoso il controllo, il che crea
delle zone d'ombra in cui si insinua la criminalita', colpendo la
tenuta dello stesso tessuto civile". Per Zingaretti "va bene la
repressione, ma le istituzioni devono puntare anche sulla
prevenzione, educazione e sensibilizzazione dei giovani. Noi- ha
concluso- non ci volteremo dall'altra parte".
(Wel/ Dire)