(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 gen. - Fin dalle prime ore
della mattinata del 26 gennaio, i Carabinieri del Nas di Pescara,
in collaborazione con il Nas di Roma e i militari dell'Arma
territoriale della Capitale e di Avezzano (Aq), hanno eseguito
arresti, perquisizioni e sequestri preventivi nei confronti del
titolare di una struttura di accoglienza di minori disagiati e di
suo figlio, titolare di una societa' edile, ritenuti responsabili
il primo del reato di maltrattamento, e il secondo, in concorso
con il padre, di estorsione perpetrata in danno di minori. I
Carabinieri del Nas di Pescara, a conclusione di una delicata
indagine, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del gip del
Tribunale di Avezzano, sequestrando due immobili e traendo agli
arresti domiciliari una persona responsabile di maltrattamento ed
estorsione commessi nei confronti di minori.
L'indagine ha origine nell'agosto del 2011, allorquando
perveniva al Nucleo abruzzese una nota del Comune di Avezzano
che, riportando a sua volta una segnalazione del dipartimento
Promozione dei servizi sociali e della Salute del Comune di Roma,
evidenziava comportamenti inadeguati da parte del personale
educativo operante presso una casa famiglia di Avezzano (Aq).
Tali condotte venivano lamentate dagli stessi minori affidati
alla struttura ricettiva, per la maggior parte di provenienza
extracomunitaria e giunti clandestinamente nel territorio
nazionale. L'attivita' investigativa immediatamente intrapresa,
che confermava quanto segnalato, permetteva di accertare che per
poter avere il permesso di contattare i propri genitori
all'estero, i minori venivano costretti a lavorare "in nero"
all'interno di un cantiere edile gestito dal figlio del titolare
della struttura ricettiva. In almeno un caso, nel corso di tale
attivita' un ragazzo si e' procurato un infortunio sul lavoro,
con conseguenti lesioni sommariamente curate presso la stessa
struttura senza rivolgersi ai medici del locale Pronto soccorso.
Inoltre, il menu somministrato ai giovani era unico e condiviso
con i pazienti di una Residenza sanitaria assistenziale per
anziani (ubicata all'interno della medesima struttura e gestita
dalla stessa societa'), il che comportava, per i minori, uno
scarso valore nutrizionale dei pasti consumati e la mancanza
assoluta di alternative per coloro che, per motivi religiosi, non
mangiavano carne di maiale; al loro arrivo in comunita' ai
ragazzi non veniva fornito abbigliamento intimo, ne' scarpe o
altri effetti personali. Era completamente mancante, poi,
l'assistenza di interpreti per poter comunicare con gli operatori
della comunita' educativa.
I risultati delle indagini venivano relazionati alla
competente Procura della Repubblica che, sposando la tesi
investigativa, chiedeva ed otteneva dal gip l'emissione di una
ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei
confronti del titolare della struttura di accoglienza,
responsabile dei maltrattamenti, e di estorsione nei confronti
dei minori che erano costretti a lavorare nel cantiere adiacente
la struttura ricettiva. Alle operazioni hanno partecipato, oltre
ai Carabinieri dei Nas di Pescara e Roma, anche militari
dell'Arma territoriale della Capitale e di Avezzano (Aq).
Contestualmente i militari hanno proceduto ad effettuare
perquisizioni presso le abitazioni dell'indagato e le sedi delle
aziende a lui facenti capo, nonche', in ottemperanza di decreti
emessi dall'Autorita' giudiziaria inquirente, a porre sotto
sequestro preventivo la struttura ricettiva per minori e la
palazzina in costruzione, per un valore complessivo ammontante a
circa 12 milioni di euro.
(Wel/ Dire)