MORBILLO E ROSOLIA, ITALIANA GUIDA COMMISSIONE OMS
SITIP: MALATTIE ANCHE MORTALI, VACCINO RACCOMANDATO IN EUROPA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 gen. - Si concludera' oggi a
Copenhagen il primo meeting della Commissione appositamente
formata dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanita') per
l'attuazione del Regional Strategic Plan for elimitanating
measles and rubella, ossia "Il Piano Nazionale di Eliminazione
del Morbillo Endemico e della Rosolia congenita (Pnemrc)"
progetto a cui hanno aderito 53 Paesi dell'Unione Europea ed
altri Stati del Mondo.
Presidente della Commissione Internazionale e' Susanna
Esposito, direttore della Uoc Pediatria 1 Clinica presso la
Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico,
Universita' degli Studi di Milano. Tutti i Paesi della Regione
Europea dell'Oms si sono impegnati ad operare per eliminare il
morbillo endemico e ridurre, a valori inferiori a 1/100.000 nati
vivi, l'incidenza della rosolia e della sindrome da rosolia
congenita entro il 2015. Entrambe le patologie, infatti, possono
comportare seri rischi: il morbillo e' una malattia altamente
contagiosa che puo' provocare gravi complicanze e in taluni casi
puo' portare alla morte; la rosolia, se contratta da una donna
durante il primo trimestre di gestazione, puo' causare la
sindrome da rosolia congenita, causando gravi danni permanenti al
nascituro.
"Raggiungere questi traguardi e' possibile- afferma Esposito-
Nel Pnemrc l'obiettivo e' quello di raggiungere un livello
nazionale di coperture vaccinali pari o maggiore al 95% e questo
impegno e' stato preso da tutti i Paesi aderenti al programma
internazionale. Il miglioramento della sorveglianza del morbillo
e l'introduzione della sorveglianza della rosolia congenita, il
miglioramento delle coperture vaccinali per la prima dose di
vaccino morbillo-parotite-rosolia (Mpr) e l'introduzione della
seconda dose di vaccino, la valutazione dello stato immunitario e
la vaccinazione delle donne in eta' fertile sono alcune delle
strategie che verranno messe in atto".
Inoltre, ha concluso Esposito, "sara' importante che la
copertura delle vaccinazioni arrivi anche ai soggetti di eta'
adulta suscettibili (non vaccinati e che non hanno contratto le
malattie), ai gruppi etnici minoritari, ai nomadi, alle
popolazioni isolate o alle persone che per motivi religiosi o di
filosofia di vita rifiutano le vaccinazioni".
In Italia, nella seconda meta' del 2011, sono state segnalate
varie epidemie di morbillo, mentre complessivamente dal 1 ottobre
2010 al 30 aprile 2011 al Cnesps (Centro nazionale di
epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Iss) sono
stati registrati 1.994 casi in 17 tra Regioni e Province autonome
(Pa). Le Regioni in cui e' stato registrato il maggior numero di
casi (80% circa) sono Lombardia, Veneto, Piemonte e le Pa di
Trento e di Bolzano. Nel 94% dei casi (1.872 persone delle 1.994
che si sono ammalate in queste aree) l'eta' media dei soggetti
colpiti era compresa fra i 15 e i 44 anni, con un eta' mediana di
17 anni; in 500 casi si sono verificate complicanze e tra queste
sono state diagnosticate 43 polmoniti, il 17% delle quali ha
richiesto il ricovero ospedaliero per le adeguate terapie. Nel
nostro Paese sono gli adolescenti e gli adulti che sostengono le
epidemie. "Le nuove epidemie- ha sottolineato ancora Esposito-
sono le specchio dei vuoti lasciati da programmi vaccinali che
non hanno raggiunto l'obiettivo; far capire l'importanza di
eliminare il morbillo e la rosolia congenita deve essere
l'impegno di tutti gli operatori sanitari". Il morbillo e la
rosolia sono malattie virali che, nella maggior parte dei casi,
vengono contratte in eta' pediatrica o comunque entro il 15° anno
di eta'; si diffondono principalmente per via aerea, attraverso
tosse, starnuti o, piu' semplicemente, in seguito ad una
conversazione troppo ravvicinata.
(Wel/ Dire)
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