PRESIDE LICEO MORIN: PER FINANZIARLI RIDOTTI GLI SPRECHI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 gen. - "La polemica di tre
genitori ha rischiato di oscurare un progetto importante che
invece stiamo portando avanti per la nostra scuola". Valter
Rosato, oltre ad essere un grande appassionato di tutto quanto e'
tecnologia, e' il dirigente scolastico del liceo Morin di Mestre,
uno degli istituti all'avanguardia per quanto riguarda
l'introduzione della tecnologia nella scuola. Nelle 29 classi non
mancano le Lim, le lavagne interattive, nell'atrio dell'istituto,
all'ingresso, neppure due lettori dove gli studenti, dall'inizio
di questa settimana, passano i badge, le tessere che si usano
anche negli uffici all'ingresso dei dipendenti. È infatti partita
la sperimentazione del sistema informatico di controllo delle
presenze, che entrera' a regime il primo febbraio.
Come succede quando si introducono innovazioni, un po' di
caos, ritardi e curiosita' sono quasi fisiologici. Lunedi', primo
giorno dei badge nell'istituto mestrino, i 750 studenti hanno
fatto il loro ingresso a scuola e' avvenuto con una ventina di
minuti di ritardo. "Se proprio e' necessario far timbrare i
ragazzi- sostiene un papa', lamentela riportata dal quotidiano
locale 'La Nuova Venezia'- almeno bisognerebbe dotare la scuola
di piu' lettori di schede elettroniche, in modo da evitare le
code". Per una mamma, sempre secondo il quotidiano, "gli alunni
sono 750 e cosi' com'e' congegnato il sistema si creano due file
da circa 375 studenti, una cosa abnorme". Per un altro genitori
il problema e' la presenza di due lettori e non di piu': "Negli
uffici, il sistema funziona perche' i punti per timbrare il
cartellino sono ben piu' di due e poi gli impiegati non entrano
tutti contemporaneamente". Contattato dall'agenzia Dire, il
dirigente dell'istituto ha spiegato come stanno le cose
esattamente. "I ritardi del primo giorno, di lunedi', parliamo di
circa venti minuti per far entrare 750 studenti- dice- li avevamo
previsti. Sapevamo che la curiosita' di ognuno degli studenti
avrebbe creato qualche rallentamento nell'ingresso. Ma niente di
piu'. Infatti nei due giorni successivi, tutto e' rientrato
tranquillamente, tutti sono entrati nei tempi previsti". Il
dirigente aveva informato le famiglie il 20 dicembre per spiegare
l'intero piano per l'informatizzazione. Che alla resa dei conti
e' costato in tutto 97.000 euro: la cifra e' stata usata per due
rilevatori, 750 badge, 29 lavagne multimediali, 29 computer, reti
wireless, tastiere, mouse e lettori dvd esterni). "Dove ho
trovato i fondi?- dice- Non ho chiesto un centesimo alle
famiglie, non ho avuto bisogno di alcun contributo. Semplicemente
ho eliminato gli sprechi: dalle telefonate alla carta per le
fotocopie. In due anni ho accumulato 100.000 euro". L'obiettivo
dell'istituto e del dirigente e' quello di informatizzare
l'istruzione: "Stiamo percorrendo la strada indicata da Profumo,
sono d'accordo con lui quando dice che nella scuola e' importante
un mix tra tradizione e tecnologia, innovazione. Tra i nostri
obiettivi c'e' quello di riprendere via web la lezione e di
permettere agli studenti di scaricarla sull'Mp3. Se gli studenti
non si porteranno dietro il badge? Semplicemente inseriremo il
loro ingresso manualmente e basta. Non saranno affatto puniti o
sanzionati, ci mancherebbe altro. I lettori all'ingresso? Ne
bastano due, di piu' non servono". La scuola di Mestre e'
probabilmente la prima nella provincia ad aver intrapreso questo
discorso, o almeno ad assere arrivata a questo punto. A Roma c'e'
la media Giuseppe Sinopoli che "ha gia' raggiunto- spiega il
dirigente di Mestre- quello che noi vorremmo arrivare a fare",
ovvero lezioni realizzate in classe ma trasmesse via web. Come
scrive il sito di Tuttoscuola, infatti, nell'istituto romano la
lezione, ripresa dalla webcam di un pc portatile, e' inviata su
internet e resa disponibile a tutti, anche per successivi
ripassi, se registrata.
(Gas/ Dire)