LE INDISCREZIONI SULLE PROSSIME MOSSE DEL MINISTRO CHE GUARDA A UE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 gen. - Ridurre di un anno il
percorso scolastico e innalzare l'obbligo di istruzione al
diciassettesimo anno di eta'. Sarebbero questi i progetti per il
futuro prossimo del ministro Francesco Profumo, che punta ad
allineare l'Italia ai sistemi europei. Per ora, secondo quanto
risulta alla Dire, e' in corso il dibattito preliminare su questi
temi. Se ne parla ai piani alti di Viale Trastevere e anche in
incontri con esponenti politici.
L'idea e' accorciare di un anno il percorso di istruzione (non
si sa ancora se tagliando un anno di superiori o magari
intervenendo sulle medie) per far si' che i nostri giovani
possano accedere prima, come molti loro coetanei europei,
all'universita' per uscirne poi piu' giovani e risultare
competitivi quanto i loro 'rivali'. L'obbligo dovrebbe poi essere
innalzato di un anno, da 16 a 17. Anche qui per provare ad
avvicinarci agli standard Ue sul numero di diplomati. Per attuare
modifiche di questo tipo ci vuole una legge. Sull'innalzamento
dell'obbligo il ministro si e' gia' sbilanciato parlando del
Mezzogiorno dove vorrebbe sperimentare la permanenza a scuola fra
i banchi per "evitare- ha detto nelle scorse settimane a 'Il
Mattino'- che i ragazzi lascino la scuola in eta' precoce. Un
traguardo che si puo' raggiungere prolungando il percorso
dell'obbligo scolastico con le qualifiche professionali". Sul
fronte della riduzione degli anni di studio sul blog del
sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria il 10 gennaio e'
comparso un post dal titolo 'Attese possibili'. Fra queste:
"Riformare i percorsi scolastici in modo che- dalla prima
elementare al diploma- durino in tutto non oltre 12 anni". Il
dibattito sembra aperto.
(Ami/ Dire)