(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 gen. - Il post-terremoto
segna lenti miglioramenti ad Haiti secondo l'Unicef che, in un
rapporto pubblicato ieri, mostra la situazione dei bambini.
L'Unicef ne ha aiutati piu' di 750.000 a tornare a scuola,
80.000 di loro frequentano ora le classi nelle 193 scuole sicure
e antisismiche costruite all'organizzazione. Oltre 120.000
bambini si divertono a giocare in uno dei 520 spazi a misura di
bambino. Piu' di 15.000 bambini malnutriti hanno ricevuto cure
salvavita nell'ambito dei 314 programmi di alimentazione
terapeutica sostenuti dall'Unicef. E 95 comunita' rurali hanno
lanciato nuovi programmi per migliorare l'igiene.
Intanto il governo di Haiti ha rafforzato il quadro di
protezione giuridica per i bambini che vivono negli istituti.
Prima del terremoto il governo non sapeva quanti minori vivevano
negli istituti o anche dove si trovavano. Con il supporto
dell'Unicef e' stato nominato per la prima volta il Direttore di
tutti gli istituti per minori: piu' della meta' dei 650 centri
del paese e' stato valutato e oltre 13.400 bimbi (su circa 50.000
che vivono negli istituti) sono stati registrati . Il governo ha
anche firmato la Convenzione dell'Aja sull'adozione
internazionale, che tutela i diritti dei bambini, dei genitori
naturali e di quelli adottivi, stabilendo standard minimi per le
adozioni. "Sono stati ottenuti dei risultati un po' ovunque,
anche se permangono gravi lacune e inadeguatezze nelle strutture
di governance di base di Haiti", spiega Françoise
Gruloos-Ackermans, rappresentante dell'Unicef ad Haiti. "Non
bisogna fare errori: il paese rimane uno stato fragile, afflitto
da poverta' cronica e sottosviluppo, le cui deboli istituzioni
lasciano i bambini vulnerabili ad affrontare lo shock e l'impatto
del disastro".
(Ami/ Dire)