NEL 2010 MORTI QUASI 8 MILIONI DI MINORI SOTTO I 5 ANNI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 feb. - Nel mondo 1 persona su
3 che abita in citta' vive in uno slum, in Africa 6 su 10. E
quasi 1,4 miliardi di persone vivranno ininsediamenti non
ufficiali e negli slum entro il 2020. I bambini che vivono in
insediamenti urbani sono piu' di unmiliardo e anche il loro
numero continuera' a aumentare. Alla loro condizione e'dedicato
il rapporto "La condizione dell'infanzia nel mondo" dell'Unicef,
daltitolo "Figli delle citta'". "L'insicurezza e' la condizione
che caratterizza gliabitanti degli slum, esposti al rischio
costante di maltrattamenti e sfratti. -sottolinea il presidente
di Unicef Giacomo Guerrera - Sono i bambini e gli adolescenti le
vittime piu' vulnerabili di questa condizione di poverta' e
iniquita', che favorisce la continua violazione dei diritti
dell'infanzia".Tutela piu' difficile perche' "oltre un terzo
delle nascite nelle aree urbane nonviene registrato e cio'
esclude questi bambini dal riconoscimento dei diritti che spetta
loro".
Nel 2010 quasi 8 milioni di bambini sono morti prima di aver
raggiunto i cinque anni di eta', in gran parte a causa di
polmonite, diarrea e complicazioni da parto. Secondo alcuni studi
sono particolarmente a rischio i bambini che vivono in
insediamenti non ufficiali. In Bangladesh il tasso di mortalita'
dei bambini sotto i cinque anni negli slum e' il 79% piu' alto di
quelli delle altre aree urbane (dato 2009)e il 44% piu' alto
delle aree rurali. La Somalia ha il numero di decessi piu' alto:
180 ogni 1.000 nati vivi; seguono: Mali, Burkina Faso, Sierra
Leone, Ciad, Rep.Democratica del Congo, Haiti, Angola, Rep.
Centrafricana, Guinea-Bissau eAfghanistan. A Nairobi (Kenya)
circa i due terzi della popolazione vive insediamenti non
ufficiali sovraffollati, mentre il tasso di mortalita' sotto i
cinque anni e' allarmante: 151 bambini morti su 1000 nati vivi.
La polmonite e la diarrea sono tra le cause principali dei
decessi. A favorire la diffusione di malattie e aumentare la
mortalita' infantile l'inaccessibilita'dei servizi sanitari e la
loro inadeguatezza. Nei distretti urbani piu' poveri,un litro di
acqua costa 50 volte di piu' che nei quartieri piu' ricchi.
L'Unicef stima che 1,2 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiano
solo per diarrea. In tutto il mondo, il 96% della popolazione che
vive nelle aree urbane ha accesso all'acqua potabile rispetto al
78% di coloroche vivono nelle aree rurali. "Aumentare l'accesso
all'acqua potabile -sottolinea il rapporto - e' d'importanza
vitale per ridurre la mortalita'infantile e le malattie". Secondo
l'Unicef il numero di popolazione urbana che defeca all'aperto e'
aumentata da 140 a 169 milioni tra il 1990 e il 2009.
Anche se migliorando la copertura globale della vaccinazione
(circa 2,5 milioni di decessi sotto i cinque anni vengono evitati
ogni anno grazie ai vaccini) 130 paesi sono riusciti a
somministrare tutte e tre le dosi primarie del vaccino Dtp al 90%
dei bambini con meno di un anno. Nel 2010 piu'di 19 milioni di
bambini non le hanno ricevute.
(Wel/ Dire)